L'INTERVISTA

Caio: “La rete Telecom rischia il crac”

Parla mister Agenda digitale a cui Letta ha commissionato un rapporto sullo stato dell’infrastruttura italiana: “La fibra non si può più rinviare”

Pubblicato il 25 Nov 2013

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“Arriva un momento in cui la crescita del traffico dati sulla rete arriva al collo di bottiglia, è il momento in cui non bastano più gli aggiustamenti e gli investimenti marginali ma bisogna intervenire nel cuore dell’architettura. E quel momento sta arrivando”. Lo afferma in un’intervista ad Affari & Finanza di Repubblica, Francesco Caio, commissario per l’Agenda digitale, incaricato di consegnare al premier Letta entro l’anno i risultati della ricognizione sui piani di investimento nella banda larga da parte degli operatori, Telecom in testa.

Alla domanda circa la possibilità di valutare la costruzione di una nuova rete Caio risponde: “Al momento quello che dobbiamo fare è verificare la congruità dei piani di investimento rispetto agli obiettivi europei. Se troveremo che ci sono dei gap tra i piani e gli obiettivi si valuterà. Quello che vediamo tuttavia – osserva Caio – è che nel mondo la rete di accesso ha spesso caratteristiche da monopolio naturale; le duplicazioni ci sono dove c’è la tv via cavo e in qualche situazione locale ad altissima densità di popolazione”.

Sull’italianità della rete – definita come “fattore di competitività” al pari dei talenti o della disponibilità di capitali – Caio evidenzia che in ottica di governance europea è importante il tasso di qualità e copertura”. “Più che il passaporto dell’azionista, quello che conta sono gli investimenti”, sottolinea.

Alla domanda circa la possibilità di valutare la costruzione di una nuova rete, il manager risponde: “Quello che dobbiamo fare è verificare la congruità dei piani di investimento agli obiettivi europei. Se troveremo dei gap si valuterà”. Ma tuttavia, al momento, “la rete di accesso ha spesso caratteristiche da monopolio naturale; le duplicazioni ci sono dove c’è la tv via cavo e in qualche situazione locale ad altissima densità di popolazione”.

Infine l’Agenda digitale per la quale la rete è fattore abilitante soprattutto per la digitalizzazione della PA. In questo senso Caio ribadisce la scadenza per accelerare sui tre progetti chiave – anagrafe unica, fatturazione elettronica, identità digitale – che si è dato con il premier Enrico Letta che sarà la prossima primavera.

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