Hewlett-Packard torna all’utile e supera le attese degli analisti, nonostante le vendite continuino a calare. Nel quarto trimestre fiscale, terminato il 31 ottobre, il gruppo produttore di computer ha registrato utili per 1,41 miliardi di dollari contro una perdita da 6,85 miliardi registrata nello stesso periodo dell’anno prima, quando aveva subito una svalutazione da 8,8 miliardi legata all’acquisizione della società inglese di software Autonomy.
Al netto di voci straordinarie i profitti sono calati a 1,01 dollari contro attese per un dollaro. I ricavi sono scesi del 2,8% a 29,13 miliardi di dollari, meglio delle stime per 27,91 miliardi. Tuttavia si è trattato del nono calo trimestrale consecutivo. A pesare è stato il giro d’affari di software e stampanti, le cui vendite sono risultate deboli. In particolare i servizi Enterprise hanno registrato il calo più pesante, -9%, mentre la divisione Pc ha visto scendere le vendite del 2%. L’Enterprise Equipment è stata l’unica divisione a crescere, mettendo a segno un + 2%.
I conti, i primi da quando il gruppo è uscito dal Dow Jones, hanno soddisfatto il mercato. Il titolo ha inizialmente festeggiato ed è arrivato ieri a guadagnare fino all’8% nell’after-hours. La seduta è poi finita in calo dello 0,91% a 25,09 dollari.
Hp ha inoltre confermato le stime per il nuovo anno. Per il primo trimestre fiscale si aspettano utili al netto di voci straordinarie nell’intervallo 82-86 centesimi per azione, in linea con il consensus da 85 centesimi.
“I nostri conti trimestrali dimostrano che la svolta per Hp è in corso” ha dichiarato il presidente e amministratore delegato Meg Whitman.