Buone notizie per i consumatori italiani. L'Agcom ha fissato ad
un massimo di 11 centesimi (+Iva), esattamente come da
RegolamentoUe sul roaming, il tetto del prezzo massimo degli sms. E
i clienti che lo richederanno potranno inoltre tariffare le proprie
chiamate al secondo. Entrambe le disposizione saranno in vigore
entro gennaio.
"Oggi è una giornata positiva per i consumatori italiani-
commenta il presidente dell'Agcom Corrado calabrò -. Quello
raggiunto con la collaborazione degli operatori è un risultato che
viene conseguito senza le consuete liti giudiziarie, come purtroppo
avvenuto in passato. Il fatto, inoltre, che le proposte
depositate presso l’Autorità si differenzino l’una
dall’altra per caratteristiche e modalità d’applicazione
dimostra che l’adeguamento ai principi del Regolamento Ue sul
roaming è diventato un fattore di competizione e rafforza, quindi,
il quadro concorrenziale in un mercato che, grazie anche
all’azione condotta in questi anni dall’Agcom, ha portato a
livelli di prezzo in costante discesa, in controtendenza con
l’andamento generale nel comparto dei servizi. Vogliamo ora fare
chiarezza sulle offerte dei servizi dati in mobilità che sono un
fattore decisivo per lo sviluppo della larga banda nel nostro
Paese.”
Ciascun operatore implementerà in maniera differente la nuova
offerta: alcuni adeguando i piani tariffari, altri offrendo la
migrazione gratuita a nuovi piani tariffari coerenti con il
regolamento comunitario. Spetterà ai singoli operatori comunicare
alla clientela le offerte. L’Autorità, da parte sua, vigilerà
sul rispetto dei principi generali di trasparenza e di tutela
dell’utenza nonché sull’ osservanza degli “impegni”
assunti.
Il Consiglio dell’Agcom ha quindi preso atto con favore delle
proposte ricevute dagli operatori, deliberando l’avvio di una
consultazione pubblica su regole di trasparenza e controllo della
spesa nel settore della telefonia mobile.
In particolare il Consiglio ha anche deliberato di sottoporre a
consultazione pubblica una serie di soluzioni tecniche per
migliorare la trasparenza delle condizioni di offerta nel mercato
dei servizi dati in mobilità (chiavette, telefonini avanzati), al
fine di contrastare il fenomeno degli addebiti poco chiari
particolarmente onerosi in bolletta a causa di consumi
inconsapevoli (bill shock).
La proposta prevede la predisposizione di sistemi di allerta più
efficaci di quelli attualmente impiegati (SMS, messaggi di posta
elettronica, finestre pop-up sul personal computer), che informino
tempestivamente il cliente prima che venga consumato l’80% del
traffico residuo. E’ previsto in particolare un blocco del
credito o dei volumi di consumo, da indicare a cura del cliente,
per tutelare quest’ultimo da modalità tecniche di configurazione
dei terminali o di utilizzo delle reti che si sono rivelate
particolarmente esposte a un’escalation dei consumi.
La Commissione per le infrastrutture e le reti dell'Agcom ha
approvato all’unanimità un provvedimento (Offerta di riferimento
bitstream 2009 di Telecom Italia) destinato a contribuire a
sensibili miglioramenti alle condizioni offerte agli operatori
concorrenti.
L’Offerta bitstream (offerta all’ingrosso di connettività e
accesso alla larga banda) ha decorrenza dal 1° gennaio 2009 ed è
stata approvata con una diminuzione dei prezzi rispetto a quella
dell’anno precedente. Si segnala, in particolare, una riduzione
del costo del canone di accesso Adsl, che passa da 8,5 euro/mese a
8 euro, una riduzione generalizzata dei contributi una tantum ed
una riduzione dei prezzi di trasporto (il c.d. “costo della
banda”) del 9% medio su rete ATM e del 26% medio su rete
Ethernet.
Tale ultima misura – si legge in una nota dell'Authority –
vuole costituire un incentivo, per tutti gli operatori,
all’utilizzo della rete Ethernet, di nuova generazione rispetto
alla rete Atm, che consente di migliorare significativamente la
capacità di banda a disposizione e la qualità del servizio per i
clienti finali.
Agcom rileva che il costante impegno per la riduzione dei listini
all’ingrosso ha portato un vantaggio concreto ai consumatori con
i prezzi al dettaglio per le connessioni a larga banda più bassi
d’Europa.
Il provvedimento adottato oggi favorirà un ulteriore discesa dei
prezzi e auspicabilmente anche una maggiore diffusione dalla larga
banda, che vede l’Italia, ad eccezione della Grecia, sotto la
media europea per diffusione.
Secondo i dati ufficiali OECD, peraltro, l’Italia è il Paese
dove le connessioni a larga banda (pacchetto base) costano meno.
Facendo, ad esempio, una comparazione con la Germania, in Italia i
prezzi della connessione a larga banda sono quattro volte meno
cari. Buone notizie anche dalla diffusione della banda larga
mobile, dove l’Italia è fra i primi posti in Europa.