CRIMINI INFORMATICI

Inps e Inpdap: mercato nero di accessi a banche dati, 2 arresti

Scoperto dalla Polizia postale un giro di vendite clandestine di password per entrare a informazioni e conti correnti dei contribuenti. I “pacchetti” venduti online

Pubblicato il 28 Nov 2013

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Vendevano l’accesso a banche dati Inps e Inpdap, ma sono stati scoperti e arrestati. La Polizia postale e delle comunicazioni ha tratto in arresto due persone ritenute responsabili dei reati di accesso abusivo e detenzione abusiva di codici di accesso ai sistemi informatici o telematici. Le indagini, svolte da personale del Centro nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, hanno permesso di accertare che gli autori avevano impiantato un’attività commerciale in rete in grado di offrire l’accesso a pagamento, tramite un apposito portale web, alle banche dati dell’Inps e dell‘Inpdap.

Nel corso dell’operazione, che ha interessato diverse città italiane, sono state eseguite perquisizioni in alcune sedi di società in cui sono state rinvenute le linee adsl dalle quali hanno avuto origine gran parte delle connessioni verso i database dei due enti.

Denunciate anche altre tre persone e sequestrati numerosi computer e altri dispositivi utilizzati per commettere i reati, nonché un portale web attraverso il quale venivano effettuati, a pagamento, gli accessi abusivi ai dati dei contribuenti ed il conto corrente verso il quale confluivano i pagamenti dei numerosissimi clienti che avevano acquistato questo particolare servizio.

Il servizio a pagamento permetteva quindi, a fronte della corresponsione di somme importanti gestite attraverso un servizio di “ricariche” prepagate, l’accesso ad informazioni contenute nei database di Inps ed Inpdap, con la possibilità di ricavare la posizione previdenziale e contributiva di ignari cittadini.

Sul portale era riportata la modalità con cui veniva fornito il servizio. Il cliente, successivamente alla sottoscrizione di un contratto per servizi online, poteva acquistare un pacchetto di accessi per poi ricevere una username ed una password per l’accesso al portale stesso in modo da poter effettuare autonomamente le ricerche nelle diverse banche dati degli Istituti previdenziali, senza ovviamente espletare le formalità richieste per l’attività di accertamento delegata.

I pacchetti prepagati andavano da un minimo di 242 euro ad un massimo di 3.025 euro, con un vero e proprio tariffario in base al tipo di prestazione richiesta.

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