Un nuovo studio pubblicato da Telco 2.0 Initiative lancia l’allarme per le Tlc: nei prossimi 5 anni rischiano di perdere un totale di 172 miliardi di dollari. Secondo la ricerca, un tale crollo dei ricavi potrebbe essere causato essenzialmente dal mancato adeguamento delle strategie commerciali delle Tlc – soprattutto per quanto riguarda i servizi di voice e messaggistica – e dal crescente protagonismo di competitor potenzialmente distruttivi, come i servizi di messaggistica istantanea. Altri motivi del declino potrebbero essere la cosiddetta competizione ‘Over the top’, le strutture dei prezzi particolarmente vulnerabili e cambiamenti all’interno delle società. Il crollo dei ricavi dovrebbe essere particolarmente rilevante nei mercati sviluppati (Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Italia, Singapore, Taiwan), dove si valuta possa oscillare tra i 92 miliardi di dollari (-25%) e i 172 (-46%).
Lo studio non si limita a lanciare l’allarme ma prova anche ad individuare le strade per scongiurare esiti di questo tipo e minimizzare le perdite: le Tlc potrebbero essere in grado di ridurre queste perdite fino a 80 miliardi di dollari, attraverso l’ottimizzazione dei prezzi e dei bundles, l’attivazione di altri servizi, lo sfruttamento di nuove tecnologie come la WebRtc e VoLTE e un maggiore focus sulla comunicazione d’impresa.
“Forse la cosa più sorprendente – si legge nello studio – è quanto efficaci siano state alcune strategie adottate da alcune Tlc per difendersi contro competitor distruttivi come Whatsapp. E ancora, ci sono alcuni mercati, come quello spagnolo, dove la combinazione tra la tariffazione delle Tlc e le contingenze economiche hanno giocato a favore dei cosiddetti ‘OTT players’. Allo stesso modo, vi sono grandi opportunità per le Tlc per creare valore, soprattutto nel mercato Enterprise, dove alcune delle più celebri imprese tecnologiche come Cisco fanno i conti con una crescente e problematica competizione da parte di attori come Microsoft e Google“.