Ancora un passo avanti verso il piano digitale regionale in Umbria per il triennio 2013-2015. Il piano, che contiene le politiche per lo sviluppo dell’economia digitale nella regione, sarà portato all’attenzione del Tavolo generale dell’Alleanza per l’Umbria nel corso della riunione in programma a Perugia lunedì prossimo.
Al tavolo siedono rappresentanti di istituzioni locali, enti camerali, Università, organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, del mondo bancario, delle libere professioni e del Forum del Terzo settore.
Il documento, preadottato dalla Giunta regionale a fine luglio scorso, prevede 55 progetti riferiti ai vari settori regionali, unitamente a un pacchetto (composto da cinque interventi) predisposto – spiega un comunicato dell’ente – per imprimere una decisa accelerazione al processo d’innovazione dell’Umbria.
Lo scorso 20 settembre il Consiglio delle Autonomie locali ha dato il suo parere favorevole dopodiché la Giunta regionale potrà adottare definitivamente l’atto ed inviarlo in Consiglio regionale per l’approvazione.
Il piano è frutto di un percorso partecipativo che aveva avuto inizio la primavera scorsa ed ora è giunto a conclusione: parte dunque la nuova fase, quella collaborativa, finalizzata a mobilitare tutto il partenariato economico e sociale dell’Umbria, cioè imprese, scuola ed università, terzo settore, affinché concorrano con propri progetti ed iniziative per lo sviluppo digitale e, in particolare, per il superamento del “divario digitale culturale”.
Il piano traccia le linee per il salto tecnologico e culturale dell’Umbria attraverso l’impiego del digitale sia nel pubblico sia nel privato e, in coerenza con le missioni individuate per l’Agenda digitale regionale, individua alcune direttrici fondamentali che rappresentano una sfida prioritaria per lo sviluppo dei diritti e dell’economia e per il futuro della regione: il potenziamento delle infrastrutture digitali (reti a banda larga e data center); lo sviluppo della piena cittadinanza e dei diritti esigibili in digitale; la diffusione di competenze digitali e quindi l’inclusione digitale; l’aumento attraverso l’ICT della competitività del sistema delle imprese.
Parallelamente al piano digitale è stato definito un pacchetto di interventi trasversali con un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro, la cui finalità è imprimere una decisa accelerazione al processo d’innovazione. Tra questi rientra un programma di consolidamento datacenter/cloud: con la finalità di razionalizzare le infrastrutture digitali di tutto il sistema pubblico umbro ed implementare il piano di razionalizzazione dei ‘data center’ di tutta la pubblica amministrazione umbra verso un unico data center unitario connesso in banda larga con gli enti. Sono previsti poi un progetto di identità digitale e diffusione servizi infrastrutturali, un programma di digitalizzazione dei Comuni e dell’amministrazione regionale e un progetto Umbria “Open Data”.
Obiettivo dei progetti è riordinare le funzioni e completare il processo di digitalizzazione dell’amministrazione pubblica, ma la novità importante è rappresentata dall’accelerazione nella diffusione dei dati aperti, i cosiddetti ‘open data’, ovvero del processo attraverso il quale la Regione, e gli altri enti pubblici, renderanno disponibili e in forma gratuita tutta una serie di informazioni di pubblica utilità che sono in possesso della pubblica amministrazione e che hanno un grande valore potenziale, come ad esempio i dati pubblici relativi ai settori commerciali, turistici e sociali.
Parallelamente è stato dato nuovo impulso al progetto sull’identità digitale, al fine di assicurare ai cittadini modalità di accesso ai servizi telematici della pubblica amministrazione in maniera semplice e con credenziali uniche, ovvero, con l’utilizzo di un’unica username e password. Inoltre si darà avvio alla realizzazione del programma integrato di digitalizzazione dell’amministrazione regionale così come, entro un anno, saranno attivi nei Comuni, sulla base di uno stanziamento complessivo di un milione di euro, i servizi dello Sportello unico delle attività produttive e l’edilizia (Suape).
Il potenziamento delle infrastrutture digitali si intreccia con la realizzazione delle azioni previste dal Piano telematico regionale del quale, nel corso del 2014, sarà redatta la nuova stesura 2014-2016 che troverà nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020 il principale riferimento programmatico e finanziario.