Il governo cinese dà il via all’assegnazione delle prime licenze 4G Lte Tdd, spianando di fatto la strada a un accordo tra Apple e China Mobile per la distribuzione di iPhone. Il ministero dell’Industria e dell’Informazione tecnologica (Miit) ha infatti rilasciato a China Mobile, China Telecom e China Unicom il primo blocco di licenze 4G, tutte in tecnologia Lte Tdd. Le licenze per un altro tipo di tecnologia, Lte Fdd, dovrebbero essere assegnate il prossimo anno.
Secondo fonti giornalistiche specializzate, China Mobile si sarebbe portata a casa 130Mhz di spettro in varie bande (1.9Ghz, 2.3Ghz e 2.6Ghz), mentre China Telecom e China Unicom avrebbero “conquistato” ciascuna 40Mhz.
L’effetto più immediato dell’assegnazione licenze è che China Mobile, che è il principale operatore mobile anche nel mondo per numero di utenti con circa 715 milioni di abbonati, si è garantita il disco verde per “emigrare” dalla tecnologia 3G (Td-Scdma), uno standard locale impostole dal governo che non è pienamente compatibile con gli attuali iPhone. Con il previsto cambiamento di scenario sono destinate a farsi più insistenti le voci di un accordo commerciale (sarebbe il primo) tra China Mobile e Apple per l’iPhone. Il Centro di certificazione per le telecomunicazioni in Cina, organismo subordinato al Miit, ha già approvato – così è scritto sul suo sito – un servizio per dispositivi Apple in grado di trasmettere su una rete 4G Td-Lte.
Finora China Mobile, riferisce l’agenzia di rating Fitch Ratings, era stata penalizzata rispetto ai competitor a causa dell’“inferiorità” della tecnologia Td-Scdma rispetto alle “tecnologie internazionali 3G”.
Anche per questo il colosso asiatico non vede l’ora di entrare nel mondo del 4G: ingresso che dovrebbe avvenire, secondo notizie riportate di recente dal China Daily, il prossimo 18 dicembre con il lancio dei servizi commerciali Lte/4G a Pechino, Guangzhou e Chongqing.
In un comunicato diffuso per l’occasione, il Miit ha detto di aspettarsi che il 4G contribuisca alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro.
Dopo aver sottolineato l’impatto positivo avuto dal 3G nell’economia del Paese (dal suo debbuto, il primo gennaio 2009, ha generato investimenti diretti pari a circa 75 miliardi di dollari), il ministero si è detto certo che l’avvento del broadband darà risultati “ancora maggiori” in termini di ricavi economici e nuovi posti di lavoro.
Ha poi specificato che, per un certo periodo di tempo, il 3G funzionerà “in co-esistenza” con il 4G, mentre le stazioni base della rete Td-Scdma di China Mobile potranno “evolvere gradualmente” verso una fase “mista” che prevede sia la sostituzione dell’hardware sia aggiornamenti del software. Il dicastero non si è però pronunciato su una questione che lascia nel dubbio gli analisti, ovvero se l’intervallo troppo breve tra il rilascio delle licenze per il 3G a partire dal primo gennaio 2009 e l’avvento delle rete di quarta generazione non sia sufficiente a ripagare gli operatori degli investimenti fatti in precedenza. Nei mercati occidentali, per esempio, il lasso di tempo per il passaggio da terza a quarta generazione è in media di 10 anni.
Quanto all’assegnazione delle licenze in tecnologia Lte Td, gli esperti fanno notare che potrebbero sorgere problemi per la mancanza di dispositivi connessi a questa rete (sono molti di più quelli connessi all’Lte Fdd), ma si ritiene che i fornitori sapranno organizzarsi in vista della crescita della domanda.