ANTITRUST

Il Cade dà 18 mesi a Telefonica: “Si ridimensioni in Telco o ceda il 50% di Vivo”

L’Antitrust sudamericano lancia l’ultimatum al gruppo spagnolo che dovrà inevitabilmente allentare la presa sul mobile in Brasile se vorrà restare nella holding che controlla Telecom Italia con il 66%. Intanto il governo fa sapere: “Decideremo su Tim Brasil solo dopo che sarà risolta la questione antitrust”

Pubblicato il 18 Dic 2013

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Il Cade, l’antitrust brasiliano, ha dato a Telefonica 18 mesi di tempo per adempiere alla delibera che impone loro di allentare la presa sul mobile in Brasile o di cedere la partecipazione in Telecom Italia. Nell’ambito degli accordi su Telco, i soci indicano la possibilità di soluzione dei problemi antitrust in Sudamerica. Gli accordi parasociali scadono a febbraio 2015, con una possibilità di uscita nell’estate del prossimo anno. Telco, che controlla il 22,4% di Telecom Italia, è partecipata, in termini di diritti di voto, da Telefonica con il 46,18%, da Intesa Sanpaolo e Mediobanca con l’11,62% ciascuna e da Generali con il 30,58%.

Intanto il governo brasiliano fa sapere che deciderà sul futuro di Tim Participaçoes solo dopo che sarà risolta la disputa sulla quota di Telefonica in Telecom Italia. “La verità è che non decideremo nulla fino a quando la questione non sarà discussa e decisa in Italia”, ha detto il ministro delle Comunicazioni, Paulo Bernardo. Bernardo non ha escluso una divisione di Tim Participaçoes, ma ha aggiunto: “Prima abbiamo bisogno di sapere come verrebbe fatta. Ma se a Telefonica non è consentito prendere nessuna decisione su Tim, in che modo è autorizzata a discutere una possibile divisione?”.

Lo scorso 4 dicembre l’antitrust brasiliano, ha inflitto una multa di 15 milioni di reais (circa 5 milioni di euro) a Telefonica per aver aumentato la partecipazione in Telecom Italia, ritenendolo in contrasto con gli accordi del 2010 che prevedevano la separazione delle due società concorrenti sul mercato brasiliano della telefonia mobile. Multa di un milione di reais (circa 330 mila euro) anche per Tim Brasil.

Secondo l’Antitrust carioca, Telefonica deve ridurre la sua influenza sul mercato telefonico brasiliano o uscendo dalle partecipazioni dirette e indirette in Tim Participacoes (Tim Brasil) o trovando un nuovo partner per la controllata Vivo. Nel 2010, al momento dell’acquisto della partecipazione in Telecom, Telefonica si era impegnata a non entrare nella gestione di Tim Brasil e a non aumentare la propria quota nella sua controllante. Assieme Tim Brasil e Vivo controllano oltre la metà del mercato della telefonia mobile nel Paese sudamericano.

A fine ottobre, Vivo aveva infatti 77,4 milioni di clienti, pari al 28,7% del mercato, e Tim Brasil ne totalizzava 73,2, pari al 27,1%. Un portavoce di Telefonica in Brasile non ha voluto commentare nel merito, affermando che l’azienda sta valutando la decisione del Cade.

Secondo l’Antitrust, l’acquisto di ulteriori azioni di Telecom Italia da parte di Telefonica è in contrasto con gli accordi firmati nel 2010 tra le compagnie e lo stesso Cade per evitare un conflitto d’interessi.

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