ANTITRUST

Telecom, il Tar rinvia a febbraio ricorso su multa antitrust

L’authority aveva inflitto la sanzione all’operatore per abuso di posizione dominante nella fornitura di servizi di accesso all’ingrosso alla rete e alla banda larga. A presentare la denuncia erano state Wind e Fastweb

Pubblicato il 18 Dic 2013

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E’ stato rinviato al 12 febbraio il ricorso di Telecom Italia contro la multa da 103 milioni di euro decisa dall’antitrust. A deciderlo è stata oggi la prima sezione del tribunale amministrativo regionale del Lazio.

L’Autorità aveva comminato la sanzione a Telecom per abuso di posizione dominante detenuta nella fornitura di servizi di accesso all’ingrosso alla rete e alla banda larga, ostacolando i concorrenti. La denuncia all’Antitrust era stata presentata da Wind e Fastweb.

Il rinvio di oggi è legato al fatto che Telecom ha prodotto una serie di documenti in busta chiusa, contenenti il provvedimento e gli impegni presentati a suo tempo, e il collegio ne ha dunque ordinato l’acquisizione.

I legali di Telecom hanno chiesto che, in attesa del giudizio, non si applichi la maggiorazione della sanzione, pari al 20% che scatterebbe dall’8 febbraio, scadenza per il pagamento dei 103 milioni.

La maxi multa era stata inflitta dall’Antitrust a Telecom Italia dopo un’istruttoria durata tre anni. Il Garante aveva ritenuto che con due distinte condotte l’azienda telefonica avesse difeso le sue quote di mercato nella fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete locale e alla banda larga, ostacolando l’offerta dei concorrenti alla clientela finale. La maxi multa (per complessivi 103,794 milioni di euro) è l’unione di due sanzioni distinte. La parte più “salata” della multa (88 milioni di euro) è relativa al fatto che, secondo l’Autorità, il Gruppo ha opposto ai concorrenti un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all’ingrosso.

Oltre 15 milioni di euro di sanzione sono invece legati al fatto che Telecom ha attuato una politica di scontistica alla clientela business per il servizio di accesso al dettaglio alla rete telefonica fissa, tale da non consentire a un concorrente di operare nello stesso mercato. Sanzioni entrambe contestate da Telecom, che ha fin da subito assicurato di aver sempre garantito la parità di accesso alla rete a tutti gli operatori, nel rispetto delle normative vigenti.

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