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Glonass, gli Usa stoppano il Gps russo

Obama firma la legge che impone vincoli alla costruzione di nuove stazioni di terra sul suolo americano da parte di Mosca, bloccando di fatto l’espansione del sistema satellitare. A spingere per l’adozione del provvedimento Cia e Pentagono

Pubblicato il 30 Dic 2013

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Gli Usa bloccano il Glonass, il Gps russo. Il presidente Barack Obama ha firmato una legge che rende più difficile la costruzione sul suolo americano di stazioni di terra necessarie al monitoraggio del sistema satellitare. La firma del provvedimento è arrivata dopo la richiesta avanzata dal governo di Mosca di installare nuove antenne per migliorare la precisione e l’affidabilità del segnale e, soprattutto, dopo i dubbi avanzati da Cia e Pentagono che sospettano – come riporta la stampa Usa – che le stazioni possano servire anche per lo spionaggio informatico.

Dopo aver ricevuto indicazioni dalle agenzie di intelligence, infatti, il Congresso ha approvato una legge che, pur non vietando esplicitamente la realizzazione di nuovo impianti, impone vincoli stringenti che ne rendono praticamente impossibile la costruzione.

All’interno della “defense budget bill” viene specificato che il Segretario della Difesa e il Direttore dell’intelligence nazionale devono certificare al Congresso che le stazioni non verranno usate per spiare gli Stati Uniti, che non verranno usate per migliorare l’efficacia degli armamenti russi, che le comunicazioni tra le stazioni avvengano in forma non criptata, che le antenne siano distanti dai siti sensibili, e che la costruzione e la manutenzione venga affidata ad un’azienda statunitense.

La Russia ha completato Glonass (GLObal NAvigation Satellite System) nel 2012, quando tutti i 24 satelliti sono ritornati operativi. Da circa due anni i maggiori produttori mondiali di smartphone hanno iniziato ad integrare chip compatibili nei loro terminali (iPhone 4S/5, Samsung Galaxy S3/S4, Nokia Lumia 920.).

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