Deutsche Telekom ha iniziato il 2014 con un nuovo Ceo alla guida, Timotheus Höttges, il cui ruolo è diventato effettivo dal 1 gennaio.
Höttges era chief financial officer dell’incumbent tedesco quando è stato nominato come successore di Rene Obermann fin dal dicembre 2012. Al posto di Cfo è ora salito Thomas Dannenfeldt, un altro top manager già all’interno dell’azienda.
In qualità di chief executive, Höttges dovrà fronteggiare sfide non facili per Deutsche Telekom. La telco ha sacrificato il pagamento dei dividendi a favore di un piano di investimenti da 30 miliardi di euro in tre anni il cui principale obiettivo è aggiornare le reti fisse e mobili del gruppo in Germania e negli Stati Uniti.
In Germania, l’azienda ha in programma il roll out della fibra (Fttc) e del Vdsl vectored al 65% della popolazione entro il 2016 e di estendere la copertura Lte all’85% della popolazione entro lo stesso anno. Ma i concorrenti di Deutsche Telekom sul mercato tedesco sono sempre più forti. Telefonica Germany sta acquisendo E-Plus da Kpn e la nuova entità che si verrà a creare sarà il primo operatore mobile del Paese per numero di abbonati. Da parte sua Vodafone nel 2013 ha comprato Kabel Deutschland e questa operazione le fornisce una robusta suite di servizi di banda larga fissa e tv e una rete ad alta capacità con cui integrare e rafforzare la sua rete mobile. Vodafone sta anche investendo 3 miliardi di sterline nelle sue reti mobili in Europa, come previsto dal suo piano Project Spring.
Negli Usa, la filiale di Deutsche Telekom, T-Mobile, gioca il ruolo di “sfidante” su un mercato dominato da At&t e Verizon. Il terzo carrier, Sprint, si trova in una forte posizione finanziaria, da quando la proprietà è passata in mano alla giapponese Softbank, e potrebbe tentare di acquisire T-Mobile Us.
Nel frattempo, il Ceo uscente Rene Obermann ha accettato la guida dell’operatore del cavo olandese Ziggo. L’azienda è stata presa di mira dall’americana Liberty Global, molto interessata allo shopping in Europa: ha già acquisito la britannica Virgin Media nel febbraio 2013.