I 220 mila utenti di Bip Mobile, che dall’inizio del 2014 sono senza linea, devono vedersi garantita la portabilità del numero e il diritto a poter usufruire del credito residuo. Ad avanzare la richiesta, alla vigilia della riunione convocata sul caso in Agcom, sono le associazioni di Consumatori Federconsumatori e Adusbef, che sottolineano come debba essere “superata la delibera della Agcom che per gli operatori virtuali tipo Bip Mobile fissa un tetto di sole 500 migrazioni al giorno”, dal momento che altrimenti per fare fronte alla richiesta ci vorrebbe più di un anno. “Va altresì garantito – continuano dalle due associazioni – il diritto degli utenti di utilizzare il credito residuo delle proprie Sim. A questo proposito debbono poter essere adottate tutte le iniziative necessarie, compresa la richiesta a Telogic (la società che erogava il servizio a Bip Mobile su fornitura H3G) di riprendere provvisoriamente l’attività per consentire lo smaltimento dei crediti residui”.
“Confidiamo che la con la mediazione di Agcom si riesca a far ripartire il servizio – ha intanto dichiarato al Sole24ore Gianluca Giacomini, consigliere delegato della famiglia che attraverso One Italia controlla il 64% di Bip Mobile – Siamo disponibili a riaprire il servizio su richiesta dell’Agcom, ma solo per favorire la portabilità dei numeri e del credito a esclusiva tutela della clientela”.
Intanto nei giorni scorsi è stato costituito un comitato per una class action a difesa degli utenti della Bip Mobile: a promuovere l’iniziativa il Siti, il sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio, con l’assistenza dello Studio legale Calvetti & Partners di Treviso.