“Garantire a tutti i clienti la possibilità di cambiare operatore mantenendo il proprio numero, secondo le procedure in vigore in materia di portabilità (MNP), e aumentando a un numero adeguato la quota di MNP giornaliera”. E’ la richiesta che l’Agcom ha rivolto a Bip Mobile, Telogic Italy e H3G Italia, convocate oggi per una riunione Roma, “per valutare – si legge in una nota Agcom – la situazione determinatasi a seguito della cessazione operata da Telogic dei servizi nei confronti di Bip Mobile e, conseguentemente, della sospensione del servizio offerto da quest’ultima ai propri clienti, nonché per individuare le misure da adottare a tutela della clientela di Bip Mobile”.
“A proposito del distacco dei servizi di Telogic, l’Autorità – puntualizza il comunicato diffuso nel pomeriggio da Agcom – era intervenuta fin dal mese di luglio con una serie di provvedimenti volti da un lato ad assicurare la continuità del servizio offerto da Telogic, dall’altro a consentire a tutti gli operatori ad essa connessi (tra i quali Bip Mobile) una tempestiva informazione della propria clientela sul possibile distacco dei servizi, qualora l’operatore connesso non avesse provveduto a saldare i propri debiti”.
“L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – si legge nel comunicato – auspicando e operando per la ripresa delle trattative tra le parti ai fini di un’immediata riattivazione del servizio alla clientela, ha dato tempo agli operatori coinvolti fino alle 12.00 di domani per comunicare l’esito delle ulteriori verifiche tecniche e giuridiche per la ripresa del servizio e per garantire, fatto salvo il mantenimento del credito prepagato residuo, il soddisfacimento di tutte le richieste di portabilità nel minor tempo possibile. Ciò – concludono da Agcom – ai fini di ogni ulteriore opportuna determinazione da parte dell’Autorità, attualmente in fase avanzata di studio”.
Una richiesta in questo senso era arrivata in mattinata, poco prima della riunione tecnica in Agcom, dalle associazioni di Consumatori Federconsumatori e Adusbef, che sottolineavano come dovesse essere “superata la delibera della Agcom che per gli operatori virtuali tipo Bip Mobile fissa un tetto di sole 500 migrazioni al giorno”, dal momento che altrimenti per fare fronte alle richieste dei 220 mila utenti di Bip Mobile, che dall’inizio del 2014 sono senza linea, sarebbe stato necessario più di un anno. “Va altresì garantito – continuavano dalle due associazioni – il diritto degli utenti di utilizzare il credito residuo delle proprie Sim. A questo proposito debbono poter essere adottate tutte le iniziative necessarie, compresa la richiesta a Telogic (la società che erogava il servizio a Bip Mobile su fornitura H3G) di riprendere provvisoriamente l’attività per consentire lo smaltimento dei crediti residui”.
“Confidiamo che la con la mediazione di Agcom si riesca a far ripartire il servizio – aveva dichiarato al Sole24ore Gianluca Giacomini, consigliere delegato della famiglia che attraverso One Italia controlla il 64% di Bip Mobile – per favorire la portabilità dei numeri e del credito a esclusiva tutela della clientela”.
Intanto nei giorni scorsi era stato costituito un comitato per una class action a difesa degli utenti della Bip Mobile: a promuovere l’iniziativa il Siti, il sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio.