È stata sciolta oggi la riserva, nei confronti di Asstel, da parte
di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil sull'ipotesi di rinnovo
del contratto nazionale di lavoro del settore delle
telecomunicazioni (Telecom, Vodafone, Wind, Tim) che interessa
oltre 120mila lavoratori. Lo comunica in una nota la
Fistel-Cisl.
"La consultazione dei lavoratori si è conclusa in modo molto
soddisfacente e il consenso al termine della tornata elettorale è
stata dell'88% – spiega il segretario generale della
Fistel-Cisl, Armando Giacomassi -. Questo risultato è stato
giudicato positivo dai lavoratori, poiché sia l'aspetto
normativo che economico sono coerenti all'accordo sulla riforma
contrattuale. È la conferma che il nuovo modello è funzionale
alla difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni e dei
diritti fondamentali del mondo del lavoro".
L'intesa prevede contenuti innovativi che consentiranno alle
organizzazioni sindacali e alle imprese del settore di meglio
governare i processi di cambiamento che stanno intervenendo nel
comparto. L'estensione del campo di applicazione del contratto
delle Tlc, secondo il sindacato, "investe finalmente anche le
imprese del comparto Ict". L'accordo prevede un aumento
salariale di 129 euro, suddiviso in tre tranche, a partire da
gennaio 2010 di 45 euro, la seconda da giugno 2010 di 34 euro, e la
terza da giugno 2011 di 50 euro. Il 2009 è coperto con 'una
tantum' di 585 euro.