La Francia multa Google. Il Cnil (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés), garante della Privacy francese, ha inflitto al motore di ricerca una multa da 150 mila euro- la massima possibile per questa violazione – per non aver rispettato le linee guida sulla protezione dei dati personali vigenti in Francia. L’autorità ha inoltre ordinato a Google di pubblicare la sanzione sulla sua homepage francese per almeno per 48 ore.
La procedura di infrazione era stata aperta lo scorso 27 settembre. Il giugno precedente erano stati concessi a Google tre mesi per modificare le impostazioni sulla privacy. Ma tre mesi dopo – a seettembre appunto – il motore di ricerca non aveva apportato alcun cambiamento. Per Google la sua politica sulla privacy “rispetta la legge europea”.
Lo scorso 19 dicembre, invece, la Spagna era stato il primo Paese europeo a multare Google tra i sei che avevano avviato, dalla primavera, indagini sul rispetto delle norme sulla privacy. Tre le infrazioni contestate al gigante di Mountain View, ognuna sanzionata con una maxi contravvenzione da 300mila euro, per un totale di 900mila euro. L’authority spagnola per la protezione dei dati, Aepd, ha motivato la sua decisione affermando che l’azienda avrebbe raccolto illegalmente i dati che riguardano i suoi utenti, combinandoli dopo averli “estratti” da servizi diversi e trattenendoli senza limiti di tempo e senza che i titolari avessero acconsentito o addirittura fossero a conoscenza del fatto.
Ora la società americana potrà decidere se ricorrere alla stessa agenzia per la protezione dei dati o alla Audencia Nacional, anche se questo non bloccherà l’esecuzione della sentenza.
Intanto, secondo quanto risulta al Wall Street Journal online, l’authority olandese avrebbe già fatto sapere che potrebbe multare Google per aver violato le leggi sulla protezione dei dati, senza aver indicato il tipo di sanzione, ma annunciando di voler convocare in audizione l’azienda.