Sotto la media Ue per quantità e qualità di connessioni Internet.
È la posizione in cui si piazza l’Italia secondo la ricerca di
Eurostat che ha mappato il “quantum” di banda larga nei Stati
europei. Nello specifico il 53% delle famiglie italiane sono
"online", (con una crescita di 6 punti percentuali
rispetto al 2008). Peggio di noi solo Portogallo, Grecia e
Bulgaria. Tra i paesi “tecnologicamente virtuosi” Eurostat
individua l’Olanda con il 90% di famiglie Web connected, seguita
da Germania (79%), Gran Bretagna (71%) e Francia (63%).
Sul fronte della banda larga, dove la media Ue si attesta su un
55%, solo il 39% delle famiglie italiane ha una connessione, meglio
solo di Grecia e Bulgaria. E niente a che vedere con Svezia (80%),
Olanda (77%), Germania (65%, Francia (57%). In media la
penetrazione della banda larga nei 27 Paesi dell'Unione è
cresciuta dal 49% al 56% nel primo trimestre 2009 anno su anno.
Per quanto riguarda il commercio elettronico poco più di un terzo
dei cittadini della Ue con tra 16 e 74 anni aveva acquistato o
ordinato beni o servizi online negli ultimi dodici mesi. Una quota
che varia sensibilmente da paese a paese. In Italia la percentuale
è del 12% (seguita solo dal 2% della Romania e adl 5% della
Bulgaria) mentre nell’Europa del Nord con percentuali schizzano
verso il 66% di Regno Unito, il 4% di Danimarca e 63% di Paesi
Bassi e Svezia. In tutta la Ue, il 40% degli uomini aveva ordinato
o acquistato beni o servizi su internet (il 16% in Italia),
rispetto al 34% delle donne (il 9% in Italia).
L'indagine ha anche evidenziato che la metà dei cittadini
europei tra i 16 e i 74 anni, e circa tre quarti di quelli tra i 16
e i 24, si collegano a Internet ogni giorno o quasi. In Italia si
registra un 40%.
Il numero maggiore di giovani che si collegano quotidianamente o
quasi sono in Paesi Bassi (90%), Danimarca ed Estonia (entrambi
88%), e Finlandia e Svezia (entrambi 87%). L'Italia è invece
al 70%. E solo il 41% dei teenager e dei giovani adulti rumeni
sotto i 25 anni hanno usato internet su base quotidiana nel
trimestre. Grecia e Irlanda non sono molto lontane, con
rispettivamente il 57% e 58%.