“Costruire una rete in alternativa a Telecom non è un’ipotesi
praticabile”. Stefano Parisi, numero uno di Fastweb non concorda
sull’ipotesi, caldeggiata dagli altri operatori alternativi, di
realizzare una rete “altra” che faccia concorrenza a quella
dell’ex incumbent. In un’intervista rilasciata a barbara Corrao
del Messaggero Parisi ricorda che “in tutta Europa si investe su
una sola rete e tutti gli operatori stanno riflettendo sul da
farsi. Cosa ci differenzia dagli altri? La ridotta capacità di
investimento di Telecom Italia. E’ qui il nodo. Ma l’operazione
è finanziabile”.
Parisi si riferisce in particolare ai fondi cinesi “pronti a
investire sulla rete di nuova generazione” e sottolinea che la
Cdp “sta studiando il dossier”.
Il numero uno di Fastweb però lega la partita degli investimenti
con quella delle regole: “la nuova rete si potrà fare quando ci
saranno regole chiare sulla trasparenza e sui costi di accesso alla
rete da parte di tutti gli operatori, Telecom Italia inclusa ed è
molto importante che l’Agcom le definisca al più presto”.
Due le possibilità, secondo Parisi, che potrebbero consentire la
realizzazione della rete: “O è Telecom a realizzare la nuova
rete oppure Telecom, senza perderne il controllo, apre la rete a
capitali diversi in una società veicolo”. Società in cui gli
Olo potrebbero partecipare “a condizione che vi sia certezza
nella remunerazione dell’investimento e autonomia nel margine di
rischio che le aziende vorranno assumere”.