Dopo il tormentone Belen è ora il momento di Mika. E questa volta si tratta di un doppio tormentone. L’artista anglo-libanese, star mondiale del pop divenuta una vera e propria “icona” in Italia a seguito della partecipazione a X-Factor in qualità di giudice, è stato scelto come testimonial non da una ma da ben due compagnie di Tlc: 3 Italia da una parte e Fastweb dall’altra, sia pure come “ospite” di uno spot di Sky. Mika promuove le nuove tariffe All-In Ricaricabile (che offre minuti, sms e 2 GB a soli 8 euro al mese) di 3 Italia e in contemporanea Sky lancia le sue serie tv via Internet facendo forza sull’offerta a 100 Mega (e chiamate illimitate) di Fastweb per consentire il download veloce.
Se è vero che gli spot Sky-Fastweb, in onda dal 9 gennaio, avranno breve vita (la campagna si concluderà fra pochi giorni), mentre 3 ha ingaggiato l’artista per un anno intero per affiancarlo al duo Teresa Mannino-Raoul Bova, è anche vero che fino ad oggi non si era mai visto che un testimonial si passasse il testimone da una società all’altra dello stesso settore. Tanto più in quello delle telecomunicazioni, dove il testimonial ha assunto negli anni un ruolo sempre più chiave.
Una sovraesposizione mediatica che, almeno in questa fase, ossia finché Mika non sarà più protagonista dello spot Sky-Fastweb, potrebbe ingenerare confusione fra i telespettatori, abituati ad “abbinare” personaggi e brand in maniera esclusiva – ed è peraltro questa la forza del testimonial, ci insegnano i guru mediatici. Ma il condizionale è d’obbligo, perché l'”esperimento”, unico nel suo genere, potrebbe invece configurarsi come una novità da tenere d’occhio, un nuovo modello di “cooperation” a cui guardare con attenzione.
Alla base della scelta c’è infatti una strategia ponderata e valutata accuratamente da tutte le parti in causa. Le tre aziende, da un lato 3 e dall’altro il duo Sky-Fastweb hanno stabilito un preciso calendario degli slot on air e si sono “spartite” le emittenti su cui trasmettere le rispettive campagne: Sky ha lasciato strada libera a 3 sui propri canali mentre 3 per il momento ha “ceduto” la Rai, in attesa che termini la campagna del competitor. Che fra l’altro tanto competitor non è, almeno nel caso di specie, visto che i target delle due campagne sono completamente differenti: mentre 3 si rivolge alla clientela mobile, Sky offre invece i servizi a quella del fisso dalla più elevata capacità di spesa considerato che c’è in ballo la proposta di punta di Fastweb, quella a 100 Mb, laddove 3 si rivolge ai giovanissimi che per contenere le proprie spese puntano sulle ricaricabili.