“Bip non ha chiuso né è fallita ma sta, tutt’ora, cercando qualsiasi via possibile, anche per il tramite di investitori terzi interessati, per ripristinare tutti i servizi voce e dati e riattivare la catena distributiva”. Bip Mobile si rivolge con un comunicato ai propri clienti, e li aggiorna sullo stato dei fatti dopo la riunione in Agcom con gli altri operatori e le associazioni dei consumatori.
“Stiamo tutt’ora facendo il possibile per ripristinare tutti i servizi interrotti da Telogic in data 30 dicembre 2013 – si legge nella nota – e vi informiamo altresì che tutti i clienti che decideranno di passare ad altro operatore attraverso il procedimento di Mnp potranno mantenere il proprio numero presso l’operatore mobile prescelto”.
Dopo aver confermato che se riuscisse a riattivare i servizi Bip ripristinerebbe nelle Sim il credito esistente al 30 dicembre 2013, l’azienda riassume le scelte degli altri gestori per chi decidesse di chiedere la portabilità del numero, annunciando le offerte commerciali di Tiscali e H3G per riconoscere li credito residuo e la scelta degli altri di non dare vita a promozioni ad hoc per i clienti in uscita da Bip.
“In caso di mancata riattivazione dei servizi – spiegano dal Mvno – verrà rimborsato a ciascun utente secondo i modi, i tempi e le percentuali, che a oggi sono in via di definizione, previste nel piano di concordato preventivo che Bip dovrà depositare prossimamente presso le competenti autorità giudiziarie”.
“Inoltre, occorre far presente – concludono da Bip Mobile – che abbiamo a più riprese chiesto a Telogic e per conoscenza a Agcom la riattivazione del servizio ‘voce in entrata’ che non comporta alcun costo e consentirebbe a tutti voi di poter ameno ricevere le chiamate ma ad oggi, inspiegabilmente, tale servizio ancora non è stato ripristinato. Con il presente comunicato intendiamo ribadire l’importanza della riattivazione del citato servizio chiedendo espressamente ad Agcom che prenda atto dell’inerzia di Telogic in tal senso a danno e disagio dei consumatori”.
Ma sulla questione tornano a intervenire anche le associazioni dei consumatori: “In merito al credito residuo, alla luce anche dell’istanza di concordato presentata da BipMobile al Tribunale di Roma che ha già nominato un Commissario – afferma Pietro Giordano, presidente di Adiconsum – abbiamo chiesto ad Agcom di intervenire presso il Tribunale trasmettendo tutte le informazioni in suo possesso relative ai vari crediti. Se necessario, anche Adiconsum interverrà presso il Tribunale a tutela dei consumatori”.
“Come Adiconsum esprimiamo poi apprezzamento nei confronti dell’Agcom – conclude Giordano – che ha accolto la nostra richiesta di istituire un apposito fondo di garanzia, annunciando di voler avviare un gruppo di lavoro Agcom-associazioni consumatori che si occupi di studiare come realizzare in concreto tale Fondo, il cui scopo è quello di garantire tutele ai consumatori se dovessero ripetersi simili a quanto accaduto con BipMobile”.