IL RIASSETTO

Telecom Italia, le strategie del gruppo in mano a Patuano

Via alla riorganizzazione: l’Ad assume l’interim della nuova direzione Strategy & Innovation. Il riassetto prevede 22 riporti al vertice di cui tre al consiglio e 18 al capo-azienda

Pubblicato il 23 Gen 2014

F.Me.

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L’Ad di Telecom Italia, Marco Patuano, assume ad interim la guida della nuova direzione Strategy&Innovation del gruppo Tlc. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, con un ordine di servizio firmato ieri dallo stesso Patuano verranno riportate al vertice 22 direzioni, tra cui quella dedicata alle strategie e all’innovazione. Il manager Telecom avrà in particolare “la responsabilità di assicurare l’analisi degli scenari competitivi e macro-economici” nonché “l’elaborazione del piano strategico e del business portfolio”.

La principale novità del riassetto riguarda appunto le direzione Strategie, finora guidata da Oscar Cicchetti, accorpata a quella Innovazione, che aveva a capo Cesare Sirone, e ora guidata appunto da Patuano. Cicchetti collaborerà con Patuano per specifici progetti all’interno del gruppo.

Tra i riporti all’Ad resta il ceo di Tim Brasil, Rodrigo Abreu e l’ex ceo di Telecom Argentina, Franco Bertone che ora ha la presidenza di Tim Brasil. Risponde invece al Cfo, Piregiorgio Peluso, il presidente di Telecom Italia Media, Severino Salvemini.

A Marcella Logli è affidata la corporate social responsibility e a Carlotta Venura la direzione brand strategy & media. Pietro Labriola guiderà la funzione business transformation & quality. La public regulatory affairs è confermata a Franco Brescia.

Intanto Barclays ha alzato il prezzo obiettivo su Telecom da 0,62 a 0,65 euro, confermando la raccomandazione equal-weight. Secondo gli esperti Telecom “presenta un significativo upside nel caso in cui i mercati mobile di Italia e Brasile dovessero consolidarsi”. La casa d’affari evidenzia infatti che la buona performance del titolo è dovuta proprio ad aspettative di consolidamento. “Come abbiamo già detto, la vendita di Tim Brasil è l’unica opzione che potrebbe abbattere significativamente” il livello di indebitamento del gruppo, commentano gli esperti.

La società, come ricordano gli analisti, ha sottolineato tuttavia più volte che l’asset brasiliano è strategico e indicato altre misure per ridurre il debito, come la cessione di Telecom Argentina, il bond convertibile e la vendita delle torri in Italia e in Brasile. Per raggiungere il target di debito 2016, secondo gli analisti la società potrebbe anche ricorrere ad altre misure, come tagliare il dividendo o aumentare l’equity, considerando che Telecom I. paga attualmente ogni anno dividendi per 450 mln euro.

Se fosse venduta Tim Brasil, a detta della casa d’affari, il gruppo potrebbe ottenere 7,1 milioni euro con una valutazione di 6,2 volte l’Ebitda 2014. Per quanto riguarda i risultati, che saranno pubblicati il 6 marzo, gli analisti pensano che Telecom “potrebbe mostrare un miglioramento nel 4° trimestre del 2013 nel fixed business, anche nel complesso la performance finanziaria rimarrà sotto pressione”. Gli analisti si aspettano per il 2013 ricavi totali per 26,472 mld euro, un Ebit di 5,055 miliardi, un Capex (capitale per investimenti) pari a 5,084 miliardi e flussi di cassa operativi pari a 4,943 miliardi.

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