Internet “è un dono di Dio” perché può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti”. E gli “aspetti problematici” e “i limiti reali” della Rete “non giustificano un rifiuto dei media sociali”. Lo ha detto Papa Francesco nel messaggio ‘Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro’ scritto per la 48esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebra domenica primo giugno.
“In questo mondo – scrive il Pontefice – i media possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri; a farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa”. Per Jorge Mario Bergoglio “comunicare bene ci aiuta a essere più vicini e a conoscerci meglio tra di noi, a essere più uniti”.
Il Santo Padre ha però sottolineato quelli che, a suo dire, sono gli “aspetti problematici” della Rete: “la velocità dell’informazione – dice – supera la nostra capacità di riflessione e giudizio e non permette un’espressione di sé misurata e corretta. La varietà delle opinioni espresse può essere percepita come ricchezza, ma è anche possibile chiudersi in una sfera di informazioni che corrispondono solo alle nostre attese e alle nostre idee, o anche a determinati interessi politici ed economici. L’ambiente comunicativo – prosegue – può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci. Il desiderio di connessione digitale può finire per isolarci dal nostro prossimo, da chi ci sta più vicino. Senza dimenticare che chi, per diversi motivi, non ha accesso ai media sociali, rischia di essere escluso”. Questi limiti “sono reali, tuttavia non giustificano un rifiuto dei media sociali; piuttosto ci ricordano che la comunicazione è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica”.
Dall’inizio del Pontificato, Bergoglio è diventato uno dei protagonisti della comunicazione social in Rete. Da un’analisi di Socialpolitico.it è emerso che il suo profilo su Twitter ha scalato in breve tempo la classifica nazionale piazzandosi all’ottavo posto per numero di follower.
Il Papa si è anche distinto per l’uso familiare e disinvolto di Twitter tanto da aver vinto quest’anno il MacchiaNera Award (massimo riconoscimento per i navigatori della Rete) come personaggio dell’anno.
Lo scorso ottobre il Pontefice si è anche pronunciato su questioni più strettamente tecnologiche in un messaggio in occasione del 30esimo anniversario del Centro televisivo vaticano (Ctv): “In questi decenni – ha detto – la tecnologia ha viaggiato a grande velocità, creando inaspettate reti interconnesse. È necessario mantenere la prospettiva evangelica in questa specie di autostrada globale della comunicazione, avere sempre presente la finalità: (…) favorire un`azione più efficace della Chiesa per quanto riguarda le comunicazioni sociali”.