Introdurre anche in Italia un responsabile protezione dati per enti e imprese. La proposta è avanzata dall’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati in occasione del convegno sulla figura del Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer o Privacy Officer, all’estero) nel prossimo Regolamento Ue, organizzato a Roma presso la Sala convegni del Garante della Privacy.
L’avvocato Luca Bolognini, presidente dell’Istituto, non ha dubbi: “La privacy di cittadini – ha detto – è sempre più a rischio, e aspettare l’avvento del Regolamento europeo è ormai diventato insensato: l’impasse politica a Bruxelles ne impedisce l’approvazione in tempi ragionevoli e comunque passeranno almeno due anni dalla sua entrata in vigore perché possa essere applicato. Va previsto anche in Italia, da subito, il responsabile della protezione dei dati per enti pubblici e imprese che fanno trattamenti rischiosi”. Gli esperti dell’Istituto hanno prodotto una bozza di emendamento al Codice Privacy che, ricorda Bolognini, si spera possa essere trasformata in legge.
“In alternativa, chiediamo all’Autorità Garante di prendere in considerazione l`opportunità di prevedere tale figura in un Provvedimento generale, come fece in passato per gli amministratori di sistema o con approccio di soft-regulation conclude Bolognini – Si tratterebbe di un passo fondamentale per indurre imprese ed enti pubblici, che come sappiamo faticano a darsi una linea nella protezione dei dati di cittadini e clienti/utenti, a rispettare i nostri diritti e la nostra privacy sempre più violata e trascurata.”