Scatterà a giugno 2014 il primo obbligo, per esercenti e professionisti, ad accettare il bancomat per pagamenti oltre i 30 euro e quindi a dotarsi di un lettore pos. Ambito che già alcuni soggetti tecnologici, tra cui Vodafone, hanno cominciato a presidiare con una propria offerta legata a smartphone e sim. La data è stata fissata oggi al Senato, con l’approvazione di un emendamento al Milleproroghe. Adesso il testo passerà alla Camera, ma l’iter di quest’obbligo sembra ormai arrivato alle battute conclusive.
La norma era contenuta nel Crescita 2.0 (il decreto dell’Agenda Digitale) ed è andata incontro a parecchi ritardi nell’attuazione. L’accelerazione è arrivata pochi giorni fa, con la pubblicazione di un decreto attuativo Mise-Mef (previsto dal Crescita 2.0) con le modalità per far scattare l’obbligo di Pos.
L’obbligo sarebbe scattato a 60 giorni dalla pubblicazione, quindi a fine marzo. In particolare, fino al 30 giugno 2014 vale solo per le attività commerciali o professionali di maggiore dimensione, ossia quelle aventi un fatturato superiore a 200 mila euro (si fa riferimento a quello dell’anno precedente). Il decreto prevede anche che entro i novanta giorni successivi alla sua entrata in vigore, un altro decreto deve fissare le modalità per chi fattura meno di 200 mila euro e indicare anche tecnologie mobili per il pagamento.
Si è alzata però subito la protesta degli esercenti. Una nota di Confesercenti la chiama “una norma iniqua, che ignora i problemi delle imprese e scarica su di esse tutto il peso – in primo luogo economico – del provvedimento, senza affrontare il vero ostacolo alla diffusione della moneta elettronica: il costo globale troppo alto dell’utilizzo di carte di credito e di debito in Italia, il 50% in più rispetto alla media europea”. Confesercenti chiede che, prima di far scattare l’obbligo del pos, arrivi un altro decreto Mise-Mef riguardante le commissioni bancarie, già previsto ma ancora in bozza. Proteste anche dagli ordini degli ingegneri e degli architetti. Armando Zambrano, presidente del Cni e della rete delle professioni tecniche, ha annunciato un ricorso al Tar.
Sull’onda delle proteste, è arrivato l’intervento sul milleproroghe. Due emendamenti identici a prima firma Hans Berger (Autonomie) e Andrea Augello (Ncd), spostavano a giugno 2015, in un primo momento, la data di attuazione dell’obbligo. Ma nel testo finale- passato oggi al Senato- è indicato giugno 2014. Probabilmente questo rinvio condanna a ulteriori ritardi anche il secondo decreto, riguardante i soggetti che fatturano meno di 200 mila euro l’anno.
Vodafone aveva già colto al balzo quest’opportunità normativa, lanciando l’offerta Mobile Pos. E’ un dispositivo Pos wireless che si collega a uno smartphone: senza canoni, solo con costi di commissione, analogo a quelli offerti da aziende specializzate come Payleven e Jusp.