L’obiettivo è fidelizzare la clientela giovane, cominciando a farle adoperare app e dita sui touchscreen di smartphone e tablet, per poi indirizzarla, in età più adulta, alla domotica e agli elettrodomestici hi tech, nel cui settore Haier è protagonista da anni a livello internazionale. Per questo il colosso cinese (presente in 165 paesi, con 70mila dipendenti e 29,5 miliardi di dollari di fatturato nel 2013, in crescita del 15% con utili a +20%) esce allo scoperto sui mobile device anche in Europa, cominciando da Italia e Francia, e offre una gamma di 11 dispositivi che sarà ulteriormente ampliata nel secondo semestre 2014. In Cina Haier detiene l’1,5% del mercato degli smartphone, mentre nel continente asiatico si attesta sul 7%. Il target di vendita per il mercato italiano è, rispetto alla fase uno, di 150mila unità.
“Al momento non abbiamo intenzione di costruire alleanze con gli operatori telefonici per l’offerta di bundle promozionali”, ha precisato Enrico Ligabue (nella foto) market director di Haier per l’Italia e la Grecia, che ha presentato oggi a Milano il nuovo progetto. “Rispetto alla distribuzione abbiamo scelto come partner Technoit, che ci seguirà anche nella Gdo, con l’eccezione di Expert, il cui rapporto verrà gestito direttamente da noi. Il servizio di assistenza è stato affidato a Video Pacini”.
Haier cercherà di farsi strada in un mercato a dir poco affollato e con una concorrenza agguerritissima. Ma a nessuno sfugge che c’è chi ce l’ha già fatta a trasformarsi da newcomer leader di prezzo a leader di mercato, e i riferimenti di Ligabue ai brand coreani (Samsung in primis) durante la conferenza stampa non sono stati del tutto casuali. D’altra parte è stato anche rimarcato che l’headquarter della multinazionale, a Qingdao, affaccia sul tratto di mare che separa il Celeste impero dalla Corea del Sud, come a sottolineare che Haier è cinese ma fino a un certo punto.
L’approccio ai consumatori sarà però del tutto diverso: invece di inseguire Apple e Samsung su design e posizionamento, nel medio termine Haier punterà all’integrazione con i software della domotica e degli elettrodomestici, a partire dai televisori (ne è appena stata presentata una gamma con Android 4.2 integrato), per permettere l’interazione con gli strumenti casalinghi attraverso il proprio dispositivo mobile. Android infatti sarà anche il sistema operativo dei nuovi prodotti, “tutti dotati della certificazione Google”, come ha sottolineato Diego Cavallari, product manager di Haier Italia per i Tv e per la neonata divisione mobile. “Rispetto alla concorrenza la nostra forza sta nel rapidissimo time-to-market: alcuni dei modelli presentati oggi sono stati ideati a novembre. In poco più di un mese e mezzo possiamo passare dalla concezione alla distribuzione di un nuovo dispositivo”.
L’offerta smartphone spazia da un telefono entry level da 99 euro a device LTE proposti a circa 300 euro: le dotazioni hardware prevedono un alloggiamento dual Sim, fotocamera digitale fino a 13 Mp, touch screen ad alta risoluzione da 4 a 6 pollici. C’è poi il phablet H6000, mentre i tablet sono due, il modello 781 da 7,85 pollici (attualmente il pad più sottile al mondo, con 6,5 mm di spessore) e l’altro, il 1043, da 10,1 pollici, entrambi dotati di funzione telefono. “Non tanto per effettuare le chiamate”, precisa Cavallari, “quanto per permettere l’utilizzo di alcune app che non possono prescindere dal telefono”. La sfida è lanciata, ai consumatori l’ardua sentenza.