Sconto del 19% anche per gli e-book. E’ quanto prevede l’emendamento che ha come prima firmataria Maria Marzana, 5 Stelle, al Decreto Destinazione Italia che estende ai volumi digitali gli incentivi previsti per quelli cartacei acquistati dagli studenti degli istituti superiori in libreria come previsto dall’emendamento di Marco Causi (Pd).
Sconti sì ma solo per chi acquisterà i volumi, inclusi quelli digitali, presso le librerie, previo rilascio agli studenti da parte dei dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado pubblico o legalmente parificato dei buoni timbrati e numerati. Ciascun buono sarà utilizzabile ai fini dell’ottenimento di uno sconto del 19% per l’acquisto di libri di lettura presso gli esercizi commerciali che decidono di avvalersi della misura proposta dal governo. L’emendamento ha però sollevato alcune critiche tanto da essere stato ribattezzato “bonus librai”. Secondo gli osteggiatori della norma sotto l’emendamento si nasconderebbe un “favore” alla categoria dei librai che di fatto “controllerebbero” l’intera partita. E la norma è stata contestata anche perché non faciliterebbe gli acquisti attraverso la Rete.
L’argomento “sconti per l’acquisto di libri” era stato introdotto dal governo Letta che, con l’intenzione dichiarata di incentivare la lettura, aveva inserito nell’articolo 9 del Dl 145/2013 la possibilità di detrarre il 19% fino ad un massimo di 2.000 euro per l’acquisto dei libri (1.000 euro per libri in generale, più altri 1.000 per i testi scolastici). Ma in quell’occasione gli e-book erano rimasti fuori dalla partita. Di qui la discesa in campo di Liuzzi “appoggiandosi” all’emendamento Causi – al comma 1 sono le parole “l’acquisto di libri” è stato aggiunto “anche in formato digitale” – quello che prevede detrazioni fiscali per i libri cartacei rivisto in una seconda versione, che ha eliminato il tetto Isee fino a 25mila euro annui e 200 euro di bonus massimo pro-capite.
“Gli studenti che si recano nelle librerie per acquistare libri con il bonus potranno richiedere ai librai anche volumi in formato digitale” spiega Marco Causi al Corriere delle Comunicazioni. Un percorso effettivamente più complicato del semplice acquisto online, perché a questo punto si suppone che i librai stringano accordi con gli editori di e-book per essere in grado di fornire ai propri clienti i libri digitali richiesti. Ora si attende il voto alla Camera sul Destinazione Italia e non è escluso che in futuro la norma possa cambiare ancora.