Hewlett Packard ha portato alla luce i gravi errori di contabilità commessi nei report finanziari del produttore di software britannico Autonomy acquisito a ottobre 2011 per 11 miliardi di dollari. Hp aveva subito puntato il dito contro la società inglese accusandola di aver “gonfiato” i suoi guadagni e utili in vista dell’acquisizione, ma ora l’audit condotta tramite la Ernst & Young ha permesso di quantificare le irregolarità. O meglio, le “presunte” irregolarità, visto che Autonomy ha sempre negato qualunque errore.
Hp ha dovuto redigere da capo i rendiconti finanziari di Autonomy del 2010, con nette riduzioni di fatturato e utili per la maggiore divisione della società britannica, la Autonomy Systems. Le revenues del 2010 di questa unit si sono ridimensionate del 54%, pari a circa 95 milioni di sterline (156 milioni di dollari), secondo quanto riferito da Hp alla Companies House, il registro britannico delle imprese. L’utile operativo è risultato dell’81% inferiore.
Sarebbero stati allo stesso modo “gonfiati” anche i risultati del 2011, anche se in questo caso Hp non ha fornito cifre. Nel frattempo, Autonomy è sotto indagine in Uk: il regolatore che vigila sulla corporate governance e sulla regolarità dei report finanziari delle aziende, il Financial Reporting Council, ha aperto un anno fa un’inchiesta sulla rendicontazione di Autonomy, ancora in corso.
Secondo Hp, Autonomy avrebbe falsato le revenues di Autonomy Systems nel 2010 mettendo in conto accordi non ancora conclusi o per i quali non sarebbe stata pagata e classificando come transazioni alcune operazioni in cui non c’erano clienti finali. Hp sostiene che vi siano irregolarità anche nella rendicontazione di alcune spese, come commissioni e bonus, e anche nel modo in cui sono calcolati gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Hp non ha indicato per ora se consegnerà i documenti raccolti sui conti di Autonomy alle autorità di Usa e Uk che stanno indagando sulla sua acquisizione della società britannica, ma ha fatto sapere che sta “cooperando con le autorità”.
Circa un anno dopo l’acquisizione, Hp ha svalutato la società produttrice di software per le imprese di 8,8 miliardi di dollari, indicando che più di 5 miliardi di questa svalutazione si dovevano alle irregolarità contabili commesse da Autonomy per falsare le cifre di fatturato e utili in vista del deal.