LIBRI SCOLASTICI DIGITALI

E-book, M5s rilancia: “Il bonus va esteso agli acquisti online”

Il gruppo del movimento di Beppe Grillo a Montecitorio: “Sui libri digitali passo in avanti, ma anche grande occasione mancata. Presentermo in Aula un emendamento”

Pubblicato il 06 Feb 2014

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“Un passo in avanti per la promozione dei testi digitali in Italia ma, al contempo, una grandissima occasione mancata a causa dell’atteggiamento conservativo della Maggioranza che dimostra ancora una volta la sua contrarietà alla promozione di una cultura più facilmente fruibile da tutti”.

Lo si legge in un comunicato del gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, in riferimento all’approvazione dell’emendamento a prima firma Maria Marzana, passato in commissione Finanze e Attività Produttive della Camera dove era in discussione il Dl Destinazione Italia, che estende ai libri digitali il buono sconto del 19% per l’acquisto di testi generici, scolastici e universitari, ma solo presso le librerie. Nel dettaglio, l’articolo 9 del provvedimento dispone l’istituzione di un credito d’imposta sui redditi degli esercizi commerciali che effettuano vendita di libri al dettaglio. A fissare l’importo disponibile per ogni studente sarà il Miur in accordo con il Mise e il Mibac, sulla base della popolazione studentesca nell’anno scolastico 2014-2015.

“Questa misura sarebbe stata molto favorevole per la promozione dell’istruzione e della cultura attraverso le nuove tecnologie, che hanno il pregio di abbattere i costi e dunque di facilitare una più ampia fruizione – continua il comunicato -. Peccato che tale sconto sia valido solo se i libri digitali vengono presso ‘gli esercizi commerciali che effettuano la vendita di libri al dettaglio’. In pratica, è stato tagliato fuori il mercato dell’on line, quello presso il quale si rivolge la maggioranza dei fruitori di questi prodotti. Non solo: l’accessibilità al bonus è stata limitata ai soli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.

“Questa restrizione della platea che può accedere al bonus è dovuta all’emendamento del deputato Marco Causi che ha pesantemente depotenziato la misura – spiegano dal movimento 5 stelle – In pratica, fatta la legge, trovato immediatamente il modo per ingannarla. E’ evidente che, così come accaduto per il Dl Istruzione, da parte di maggioranza e governo c’è la volontà di preservare il mercato dei libri cartacei e delle società editrici ‘classiche’”.

“Verso le nuove tecnologie, che potrebbero allargare enormemente la platea dei fruitori della cultura – concludono i 5 stelle – tante timidezze e pochi investimenti. Per quel che ci riguarda la questione non è conclusa e Aula presenteremo un emendamento che estenda la fruizione del bonus anche per la vendita on line e cercheremo di estendere la platea dei potenziali fruitori”.

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