Vodafone e Bharti Airtel hanno vinto la gara per le frequenze mobile bandita in India per le aree metropolitane, in una competizione che è durata 10 giorni e ha fruttato alle casse del Governo indiano introiti che sono andati oltre le previsioni, per più di sette miliardi di euro contro il miliardo e mezzo che era stato preventivato.
Bharti Airtel e Vodafone India, operatori già presenti e ben radicati sul mercato indiano, sono riusciti così a mantenere il proprio spettro a 900 Mhz, dove le licenze sarebbero scadute a novembre, e si sono aggiudicate le frequenze sia a 900 che a 1.800 Mhz nelle aree metropolitane di Delhi, Mumbai e Kolkata.
Vodafone si è aggiudicata le frequenze con un’offerta da 2,3 miliardi di euro, mentre per le proprie frequenze Bharti ha messo sul piatto 2 miliardi e 100 milioni di euro.
“Il totale degli incassi che arriveranno al Governo è di 61.162,22 crore di rupie indiane (7 miliardi e 189 milioni di euro), per cui possiamo dire che l’asta ha avuto successo – ha affermato il ministro delle Telecomunicazioni, Kapil Sibal commentanto i risultati della gara – Il fine ultimo di una gara che offre servizi è che il servizio che viene fornito sia efficiente e a un prezzo accettabile: a questo punto speriamo che le tariffe rimangano ragionevoli per gli anni a venire”.
Vodafone, che è la società uscita meglio dalla competizione, è oggi l’unico operatore in India presente su tutti gli spettri di frequenze commerciali, con il 3G sui 900 MHz e i 2100 MHz, e 4G sui 1800 MHz.