LinkedIn pronta a conquistare la Cina. Il social network, che a differenza di altri social network americani non è bloccato da Pechino, ha lanciato oggi il nuovo sito cinese, ancora in versione beta (ossia una versione non definitiva, ma già testata dagli esperti). Come riporta il Financial Times, la decisione fa parte della strategia del social network orientato al mondo del lavoro di espansione che include appunto anche la Cina, che conta circa 140 milioni di professionisti (il 20% del totale mondiale).
LinkedIn, che guadagna anche vendendo strumenti per la selezione del personale, ha 277 milioni di iscritti in oltre 200 Paesi. Attualmente ha un’app in cinese e circa 4 milioni di utenti che accedono al sito in inglese. Anche se LinkedIn non è bandito in Cina, potrebbe comunque avere problemi con la censura, per esempio se fosse usato come un mezzo per organizzare manifestazioni. Jeff Weiner, amministratore delegato di LinkedIn, ha spiegato che la società “sostiene fortemente la libertà di espressione”, ma ha ammesso che dovrà acconsentire ad aggiungere dei filtri ai contenuti per ottenere le licenze necessarie per l’espansione in Cina.