Circa il 30% dei CIO prevede un aumento degli investimenti, a
fronte, tuttavia, di un'analoga percentuale che prevede un
ulteriore calo. Questa la stima per il 2010 messa nero su bianco
dalla Schhol of management del Politecnico di Milano a seguito
delle ricerche e delle indagini effettuate nel corso dell’anno
che hanno visto il coinvolgimento di circa 300 tra Cio ed
Executives di Line delle principali imprese italiane, sui temi più
rilevanti della gestione delle tecnologie a supporto del
business.
Nel corso del 2009, si sono ridotti i costi operativi di gestione
dell’Ict (Opex) in circa il 60% delle imprese. Analogamente a
quanto visto per gli investimenti, solo in un'impresa su 3 tali
costi si ridurranno anche nel corso del 2010.
Concretamente, la maggior parte delle "contromisure"
vanno sicuramente nella direzione della riduzione dei costi. Gran
parte dei Cio intervistati (67%) dichiara di aver rinegoziato i
contratti in essere con i fornitori di servizi Ict e di aver messo
in atto cambiamenti a livello di organizzazione e processi con un
obiettivo di ottimizzazione (51%).
Da evidenziare, però, l'approccio positivo di un 20% dei Cio,
che, in controtendenza, ha dichiarato l'intenzione di
effettuare nuovi investimenti Ict proprio per rispondere alla
situazione di crisi.
"Sempre più Cio – afferma Mariano Corso, Responsabile
Scientifico della Management Academy – sono impegnati a portare
avanti nelle proprie Direzioni complessi percorsi di cambiamento
organizzativo per rispondere alle nuove esigenze del business e ai
mutamenti dell'offerta. Occorre, in particolare, una vera e
propria metamorfosi di alcuni dei ruoli chiave della direzione che
devono assumere nuove caratteristiche e competenze".
Le ricerche hanno consentito di entrare nel merito dell'impatto
dei cambiamenti in atto sulle strutture organizzative e sulle
competenze delle Direzioni Ict.
Analizzando il trend di sviluppo dei ruoli della Direzione Ict per
i prossimi tre anni, emerge una forte spinta allo snellimento del
Nucleo operativo (43% dei casi) e all'aumento significativo
delle risorse dedicate al Demand Management (38%), alla Linea
intermedia (39%) e al Supply Management (28%).