Il Teleporto, costituito da 7 antenne da 7 a 13 m. di diametro,
permetterà la trasmissione dati. Con questa infrastruttura di
telecomunicazione sarà possibile, per la popolazione nepalese,
comunicare con il mondo, superando così i rilevanti ostacoli
naturali, rappresentati dalla catena himalayana ed utilizzare anche
tutti i servizi di internet veloce via satellite. I servizi del
Teleporto forniranno assistenza anche ai numerosi scalatori ed
alpinisti, provenienti da tutte le parti del mondo, per le loro
imprese ad alta quota e saranno utilizzati dalle strutture della
protezione civile nepalese.
«Il Teleporto – dice Piero Vita, CEO Antech – permette di
comunicare da e con il "tetto del mondo", utilizzando
l’infrastruttura satellitare e i principali servizi di
informazione e di comunicazione, aiutando così anche la
popolazione nepalese a superare la condizione di esclusione e di
digital divide, in cui si trova, per le ovvie condizioni
geo-ambientali. La particolarità del Teleporto è quella di essere
stato progettato con grande attenzione al contesto naturale, in cui
sarà collocato, per ridurre quanto più possibile l’impatto
ambientale».
«L’apporto del know-how tecnologico di Antech – aggiunge
Ramesh Kumar, Managing Director of Senor Lambda Group – ha permesso
la soluzione di notevoli problemi trasmissivi legati alle
difficoltà territoriali e ai limiti naturali dell’altopiano
nepalese».
L’investimento stanziato per l’infrastruttura è di 15 milioni
di Euro, che saranno distribuiti nell’arco
di un triennio. A fine 2012 il Teleporto himalayano entrerà a
pieno regime.
«Antech – Lambda – prosegue Vita – è la Joint Ventur Company
(JVC), nata, nel dicembre 2008, tra Antech e Lambda Microwaves,
società appartenente al gruppo industriale indiano, Lambda Group,
con sedi principali in India e diverse filiali negli U.S.A. La
partnership ha come obiettivo l'espansione dei servizi di
Telecomunicazioni avanzate in mercati vastissimi come quello
indiano (APAC – AsiaPACifico) e dell’Asia meridionale (SAARC –
South Asian Association for Regional Cooperation) e l’incarico
alla costruzione del Teleporto nepalese è il riconoscimento di una
posizione di mercato che il gruppo, in un anno di lavoro, ha
assunto nel mercato asiatico delle Telecomunicazioni via Satellite.
Il Teleporto è poi anche motivo di orgoglio – conclude Vita –
perché frutto di tecnologia avanzata italiana e di una sua PMI».