Calabrò ai sindacati: vigileremo sulla Rete

Incontro fra il presidente dell’Authority e i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm. Spezia (Fiom): “Individuato un percorso utile per affrontare la grave situazione dei lavoratori del settore”. Ieri l’incontro con il viceministro Romani

Pubblicato il 18 Dic 2009

“Costante attenzione alle problematiche rappresentate, anche con
la possibilità di nuovi confronti” è la promessa del presidente
Agcom Corrado Calabrò ai rappresentanti dei sindacati nazionali
Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil dei lavoratori delle installazioni
telefoniche. Un incontro che segna lo sciopero unitario di otto ore
effettuato oggi dal settore (con manifestazione nazionale a Roma).
I sindacati hanno rappresentato il “forte disagio dei lavoratori
e delle imprese che operano in appalto per conto di Telecom Italia
assicurando la manutenzione della rete – riferisce una nota
dell'Agcom -. E' stato denunciato un forte rallentamento
degli investimenti destinati ad assicurare il funzionamento
efficiente della rete, a detrimento anche della qualità e
sicurezza del servizio fornito agli utenti e a dispetto
dell'incremento e del livello del canone di accesso alla rete
fissa. L'Autorità ha quindi ribadito che in occasione
dell'ultimo aumento del canone sono stati imposti a Telecom
Italia standard di qualità del servizio più elevati ed esigenti
che in passato".

Sul rispetto di questi obblighi, viene ricordato,
"l'Autorità ha in corso attività di verifica che saranno
rafforzate e portate a compimento. All'esito di tale verifica,
saranno irrogate sanzioni qualora vengano riscontrate inosservanze
degli obbiettivi di qualità. L'Autorità ha ribadito che
procederà a un controllo approfondito della contabilità
regolatoria onde verificare l'entità degli investimenti
allocati alla manutenzione".

L'Autorità ha inoltre sottolineato che "l'intero
dispositivo regolamentare messo in atto con gli impegni è
esattamente finalizzato ad assicurare il miglioramento complessivo
dei servizi di fornitura e manutenzione delle infrastrutture di
rete". Calabrò ha infine ricordato il suo impegno personale
per promuovere e stimolare il lancio di un progetto-Paese sul
digital divide e sulla fibra che rilanci il settore.
L'Autorità ha assicurato alle organizzazioni sindacali
"costante attenzione alle problematiche rappresentate, anche
con la possibilità di nuovi confronti".

“E’ stato individuato un percorso utile per affrontare la grave
situazione dei lavoratori del settore – ha detto Laura Spezia,
segretaria nazionale Fiom-Cgil responsabile per il settore
dell'informatica e telecomunicazioni, alla fine della
mattinata. "Adesso – ha concluso Spezia – si tratta di
continuare nell'iniziativa per coinvolgere la Telecom e
inchiodarla alle sue responsabilita”.

Si è impegnato ad aprire un tavolo con le aziende del settore
delle installazioni telefoniche (previsto per martedì prossimo)
con l'obiettivo di salvaguardare l'occupazione dei
lavoratori del settore, il vice ministro allo Sviluppo Economico
con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, che ieri si è a sua
volta incontrato con i sindacati. Nel corso dell’incontro il vice
ministro ha illustrato il piano di investimenti inserito nel Piano
Romani per il superamento del digital divide che interessa il
settore delle telecomunicazioni e che prevederà un maggiore
coinvolgimento della manodopera specializzata.

La Fiom Cgil Roma sottolinea che “nonostante l’aumento del
canone che ha ottenuto dall’Authority delle Comunicazioni nel
2009, Telecom Italia sta facendo gare al massimo ribasso, chiedendo
alle aziende di installazioni di scontare ulteriormente i prezzi.
Le aziende, da parte loro, hanno preannunciato che per stare nei
costi si rifaranno sui lavoratori: già sono state aperte delle
procedure di licenziamento collettivo e sappiamo che, se non si
interviene, l’anno prossimo rischieremo di avere migliaia di
licenziamenti in tutto il paese e una riduzione netta dei salari. A
Roma il problema dei licenziamenti potrebbe riguardare parecchie
centinaia di addetti”.
“Si è tanto parlato nelle scorse settimane – dice un comunicato
del sindacato – del progetto promosso dall’Unione degli
Industriali di Roma che prevederebbe nei prossimi cinque anni 600
milioni di investimenti per portare la banda larga a Roma con la
creazione di 1000 posti di lavoro entro il 2012: Roma Digitale.
Peccato che sia stato solo uno spot: dietro, al momento, non
c'è nulla. Solo chiacchiere”.

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