Ibm investe un miliardo di dollari nel Platform-as-a-Service per connettere i dati e le applicazioni aziendali al cloud. In occasione dell’evento Pulse di Las Vegas, Ibm ha annunciato un nuovo esclusivo ambiente di sviluppo e nuove funzionalità “as a service” per aiutare le aziende ad accelerare l’adozione di “cloud ibridi”, che hanno il potenziale di aprire la strada verso una nuova era dell’innovazione d’impresa. Nell’ambito dell’iniziativa, Ibm ha appunto investito più di un miliardo di dollari per lo sviluppo di software per il cloud e sta promuovendo nuove funzionalità disponibili su SoftLayer.
Secondo Ibm, per accelerare nel mercato l’adozione di cloud ibridi è fondamentale innanzitutto abilitare lo sviluppo applicativo per il cloud: secondo Evans Data, gli sviluppatori software in tutto il mondo sono più di 18 milioni e di questi meno del 25% sviluppa per il cloud. Milioni di sviluppatori hanno dunque la necessità di sviluppare applicazioni per il cloud e sfruttare questa opportunità emergente.
Inoltre, sempre per procedere a passo più spedito verso i cloud ibridi, occorre integrare i “systems of engagement” con i “systems of record”: nella nuova era del cloud ibrido, le aziende puntano ad innovare e a generare valore significativo per il business collegando i sistemi di ingaggio (systems of engagement) – basati su tecnologie di mobile computing e social media e in cui i consumatori interagiscono con le organizzazioni – ai sistemi di archiviazione (systems of record), dove vengono elaborati dati e transazioni.
Infine serve creare un ecosistema e una piattaforma aperta per lo sviluppo che accelera l’innovazione e promuove la crescita: gli sviluppatori cercano nuove piattaforme di sviluppo applicativo, che siano aperte, flessibili e dinamiche, in modo da rendere più facile la realizzazione di applicazioni e il loro collegamento ai sistemi informatici esistenti.
In risposta a queste dinamiche del mercato Ibm ha annunciato: BlueMix, una nuova Platform-as-a-Service (PaaS) che ridefinisce lo sviluppo per il cloud; la disponibilità del suo Middleware su SoftLayer con Ibm Software Patterns; altri nuovi servizi cloud su SoftLayer.
“Ibm introduce una nuova era dell’innovazione, grazie alla collaborazione con gli sviluppatori in ambiente open, per accelerare l’adozione di modelli di cloud ibridi” spiega Robert LeBlanc, Ibm Senior Vice President, Software and Cloud Solutions. “Il nostro ecosistema di sviluppatori unito all’approfondita competenza nelle aree del mobile computing, Big Data e DevOps, ci permette di realizzare un modello scalabile in grado di estendersi facilmente da un singolo sviluppatore a team globali. Questo annuncio rappresenta un altro passo in avanti verso l’integrazione del cloud – non solo ai servizi esistenti, ma a una nuova classe di applicazioni emergenti”.
Ibm annuncia Open Beta BlueMix e ridefinisce lo sviluppo per il cloud
Ibm apre al cloud il suo vasto portafoglio di software per le imprese e promuove una versione beta di open software, denominata BlueMix, una nuova Platform-as-a-Service (PaaS) che unisce la forza del software IBM con le tecnologie di terze parti e l’open-source.
BlueMix fornisce agli sviluppatori la metodologia DevOps per il cloud, un ambiente cloud aperto, flessibile, integrato e scalabile, che connette tra loro gli sviluppatori permettendo loro di utilizzare gli strumenti preferiti, di IBM, di terze parti oppure open source.
Nell’ambito di BlueMix, Ibm sta creando una serie di servizi per lo sviluppo di applicazioni per mobile computing, web app, integrazione, DevOps e gestione dati. Inoltre, Ibm mette a disposizione degli sviluppatori la propria suite di applicazioni di business (SaaS) – quali Watson, commerce, sicurezza, analytics, marketing – sotto forma di servizi ‘componibili’ basati su API.
Attraverso questo nuovo ambiente di sviluppo diventa quindi possibile disegnare e realizzare applicazioni aziendali in modo più rapido ed efficiente, grazie alla possibilità di accedere al vasto portafoglio software di Ibm e creare applicazioni per il cloud utilizzando servizi componibili.
Questa combinazione di PaaS e servizi, creata su standard aperti e basata su Cloud Foundry, permette agli sviluppatori di evitare il rischio di vendor-lock-in, sfruttando al contempo le risorse e le competenze di sviluppo applicativo esistenti, essenziali per realizzare cloud ibridi. Utilizzando BlueMix, gli sviluppatori potranno, ad esempio, sfruttare i servizi middleware di IBM per creare una nuova app di vendita in grado di fornire alle aziende del retail l’accesso alle informazioni di gestione scorte, ottenute da sistemi di archiviazione (systems of record), al momento dell’interazione con il cliente
I servizi DevOps BlueMix forniscono un’esperienza integrata, che aiuta gli sviluppatori ad accelerare il time-to-market e migliorare la qualità. DevOps comprende servizi per memorizzare e gestire il codice (utilizzando il diffuso repository Git), un ambiente di sviluppo integrato (IDE) nel web, e integrazioni con Eclipse e Visual Studio per consentire agli sviluppatori di utilizzare l’ambiente che preferiscono. I DevOps Services offrono agilità di pianificazione e tracking, per la condivisione del lavoro e la collaborazione con i membri del team, oltre all’automazione del rilascio delle applicazioni, per snellire la distribuzione di nuova funzionalità, la qualità del mobile, il monitoraggio delle prestazioni e per favorire più rapidi apprendimento e iterazione. Grazie all’integrazione su tutto il ciclo di vita della distribuzione del software, i servizi DevOps aiutano gli sviluppatori a velocizzare il passaggio dall’idea a un’applicazione in linea con le esigenze degli utenti.
Forte di oltre 20 anni di impegno e leadership nella promozione degli standard aperti, IBM ha annunciato inoltre il suo ruolo di socio fondatore della Cloud Foundry Foundation. L’obiettivo di questa fondazione è creare e sviluppare ecosistemi Platform-as-a-Service open source.
Ibm ha inoltre annunciato l’acquisizione di Cloudant, azienda a capitale privato con sede a Boston, provider di database-as-a-service (DBaaS), che permette ai programmatori di sviluppare facilmente e rapidamente app per il mobile e il web.Cloudant amplia l’offerta IBM per Big Data, Analytics, Cloud Computing and Mobile e diventa componente essenziale di BlueMix.
Ibm porta il proprio Middleware su SoftLayer con IBM Software Patterns
Ibm porta il suo portafoglio middleware, come WebSphere, su SoftLayer grazie a “pattern” software predefiniti (IBM Software Patterns) che permettono di estendere le applicazioni esistenti al cloud in tutta facilità.
Con più di 200 pattern di applicazioni e di middleware resi disponibili da IBM e dai suoi Business Partner, Ibm Software Patterns sono portabili tra ambienti on-premise e remoti, fornendo la flessibilità per rilasciare applicazioni e middleware che soddisfano esigenze di business dinamiche.
Disponibili tramite il servizio “PureApplication Service” sulla beta di SoftLayer, gli Ibm Software Patterns aprono nuove possibilità alla semplificazione di processi IT comuni, permettendo di creare rapidamente ambienti in remoto nel cloud per svolgere attività quali test delle applicazioni e quality assurance, trasferendo poi nuovamente le applicazioni in un ambiente di produzione in locale. Inoltre, gli sviluppatori potranno utilizzando i tool e i servizi IBM per creare i propri pattern – scrivendoli una sola volta e rilasciandoli in locale o in remoto – oppure potranno scegliere tra gli oltre 200 Software Patterns forniti da IBM e dai suoi business partner, spaziando dai tradizionali ERP/CRM, alle applicazioni di Business Intelligence e Web fino alle applicazioni per il mobile.
Altri servizi gestiti su SoftLayer
Ibm sta ponendo SoftLayer alla base del proprio portafoglio cloud. Sulla scia del recente investimento da 1,2 miliardi di dollari effettuato dall’azienda per espandere il global footprint di SoftLayer con nuovi data center in tutto il mondo, IBM annuncia la disponibilità su SoftLayer dei seguenti nuovi servizi:
Ibm Systems Management as a Service: Ibm estende al cloud una serie completa di soluzioni di gestione servizi IT, frutto dell’esperienza pluridecennale nella gestione di alcuni dei sistemi IT più scalabili del mondo. Con solo qualche click, i professionisti dell’IT potranno provare e acquistare soluzioni di gestione sistemi “as-a-service”, ottimizzando la modalità di gestione dei carichi di lavoro misti – sia su cloud che in locale – unitamente a quelle dei dispositivi connessi e delle applicazioni di business di tutta l’organizzazione. Le nuove offerte sono disponibili sia “as-a-service”, ospitate su Ibm SoftLayer, sia come software da installare on-premise, fornendo ai clienti la massima libertà di scelta e flessibilità di implementazione e gestione.
Power Systems su SoftLayer: a partire dal prossimo trimestre, il primo servizio di SoftLayer costruito su Power Systems sarà costituito dalle soluzioni Ibm Watson, seguito da ulteriori offerte che sfruttano i vantaggi di Power Systems in termini di ottimizzazione dati e prestazioni di analytics. La serie preliminare di offerte previste comprende:
Soluzioni Watson — inclusi Watson Discovery Advisor, Watson Engagment Advisor e The Watson Development Cloud, una Platform-as-a-Service che comprende tecnologia, tool, SDK (Software Development Kit) e API per consentire a terzi di progettare, sviluppare e rilasciare applicazioni di cognitive computing.
∙ Software as a Service – comprende una vasta gamma di servizi dati ottimizzati su Power Systems, tra cui DB2 BLU di IBM e le soluzioni di analytics IBM Cognos.
∙ Infrastructure-as-a-Service – Power Systems fisici saranno offerti ai clienti come piattaforma di infrastruttura on-demand.
Ibm ha annunciato inoltre Ibm Platform Computing Cloud Service, per fornire un ambiente di cloud ibrido end-to-end alle organizzazioni che gestiscono applicazioni di analytics e technical computing ad alta intensità di calcolo. Si tratta infatti di un cluster nel cloud pronto per l’uso – completo di gestione del carico di lavoro, infrastruttura SoftLayer e supporto di un team dedicato. Con IBM Platform Computing Cloud Service le organizzazioni possono estendere rapidamente le proprie risorse ad una infrastruttura fisica, non condivisa, sul cloud SoftLayer, per rispondere rapidamente a picchi di domanda senza compromettere le prestazioni. I progressi nelle applicazioni ad alte prestazioni consentono ad analisti, ricercatori, scienziati e ingegneri di eseguire simulazioni e analisi più complesse e dettagliate, nel tentativo di raccogliere informazioni rivoluzionarie e fornire nuovi prodotti al mercato. Ciò pone una domanda ancora maggiore alle infrastrutture IT esistenti, determinando l’esigenza di un accesso istantaneo alle risorse – di calcolo, di storage e di rete – così come di una gestione ad alte prestazioni del carico di lavoro e delle risorse. Con Ibm Platform Computing Cloud Service le organizzazioni possono accedere alle risorse cloud di SoftLayer su base temporanea, senza la necessità di acquisire, installare e configurare un’infrastruttura in-house. Il provisioning del software Ibm Platform LSF o Platform Symphony avviene su SoftLayer e sull’infrastruttura in locale, espandendo la capacità al bisogno, spostando senza soluzione di continuità i lavori dalle risorse in locale a risorse, sicure, in remoto. Con l’accesso on-demand a risorse supplementari, le organizzazioni sono in grado di adattarsi rapidamente all’evoluzione delle esigenze di business e di rilasciare i propri prodotti o le proprie ricerche più rapidamente.
Ibm Cloud Computing
Ibm collabora con più di 30.000 clienti in tutto il mondo nella realizzazione di soluzioni di cloud computing. Oggi IBM offre più di 100 soluzioni SaaS in cloud, oltre 40.000 esperti con una profonda conoscenza del settore e una rete che nel 2014 si estenderà fino a 40 data center cloud in tutto il mondo. Dal 2007 Ibm ha investito più di 7 miliardi di dollari in 16 acquisizioni per accelerare le iniziative di cloud computing e costruire un portafoglio cloud di alto valore., Ibm per il 21° anno consecutivo si è posizionata al vertice della classifica annuale dei leader nei brevetti statunitensi, e detiene 1.560 brevetti focalizzati sul cloud. Ibm elabora più di 5,5 milioni di transazioni clienti al giorno attraverso il proprio cloud pubblico.