“Fastweb completerà il piano di espansione della fibra nelle città italiane entro il 2014 raggiungendo il 20% delle famiglie con la fibra fino agli armadi stradali”. Ad annunciarlo, in un’intervista al quotidiano La Stampa, è Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb.
“Sul fronte delle infrastrutture c’è molto da lavorare – afferma Calcagno – ma in generale sono ottimista sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale. Ma per sviluppare la diffusione della banda ultralarga l’attenzione è troppo concentrata sulla rete, su quanti chilometri di fibra vengono usati. Serve una collaborazione tra operatori, imprese e istituzioni pubbliche per incentivare la penetrazione dei servizi – continua – creando una consuetudine con la banda larga a partire dal mondo della scuola, delle certificazioni, agevolando l’e-commerce “.
Sulle tariffe Calcagno sottolinea che “è fondamentale che una società come la nostra, che investe il 30% dei ricavi in innovazione, incontri un ambiente regolatorio che ne tuteli e supporti l’impegno. La riduzione da parte dell’Agcom dei prezzi dell’unbundling e, in ottica futura, il calo soprattutto di quelli del subloop sono cruciali. Servono per investire: la vera competizione non è sul prezzo ma sulla qualità”.
“La società di rete – continua l’ad di Fastweb – non rientra nella nostra strategia, che si fonda nell’avere una nostra infrastruttura, proprio per competere sulla qualità dei servizi. Per noi è indifferente che ci sia o non ci sia una società delle reti. Quello che è importante è che venga sempre salvaguardata la competizione e la libera concorrenza”.
Poi Alberto Calcagno è intervenuto anche sulle voci che riferiscono dell’intenzione, in Swisscom, di vendere Fastweb a Vodafone: “Fastweb è un’azienda che oggi, come società autonoma, sta creando valore per il proprio azionista – afferma – siamo gli unici a crescere in ogni mercato e ad aver alzato nel 2013 il margine operativo lordo. Per quanto riguarda le sfide tecnologiche del futuro, siamo molto più avanti dei nostri concorrenti. Dunque anche in futuro continueremo a creare valore. Quando da Swisscom dicono che Fastweb non è in vendita si riferiscono proprio a questo: Fastweb crea valore anche restando da sola”.
Infine l’Ad smentisce che ci sia l’intenzione di vendere l’11% detenuto in Metroweb: “Siamo azionisti soddisfatti. Bisogna ricordarsi di come Metroweb è nata e si è sviluppata: è un operatore in fibra di Milano e che negli anni ha saputo incrementare ricavi e profittabilità. Non è in stallo, semplicemente continuerà a sviluppare il proprio business a Milano”.