Nel 2013 si è registrato “un significativo incremento” di attacchi informatici finalizzati “all’acquisizione di informazioni sensibili e alla sottrazione di know-how pregiato. Ciò in danno del patrimonio informativo di enti governativi, militari, ambasciate, centri di ricerca, nonché di società operanti nei settori aerospaziale, della difesa e dell’energia, anche di fonte alternativa”. Lo segnala la relazione 2013 dei Servizi Segreti al Parlamento.
La protezione delle infrastrutture critiche informatizzate, spiegano gli 007, costituisce un “target prioritario per l’intelligence, atteso che un’aggressione alle stesse è potenzialmente in grado di danneggiare o paralizzare il funzionamento dei gangli vitali dello Stato”.
“La ricerca info-operativa – prosegue la relazione – non ha mancato di registrare episodi di sottrazione informativa, specie di natura finanziaria, da parte della criminalità organizzata. Significative, in tale ambito, le acquisizioni attestanti il rapido accrescimento di vettori di attacco verso piattaforme mobili, segnatamente quelle di mobile banking; la diffusione di siti web dannosi o infetti per la distribuzione di malware; il lancio in elevati volumi di campagne di spam, finalizzate a promuovere false offerte commerciali; l’inoculazione nei sistemi degli utenti di codici maligni; il massiccio impiego di ransomware ovvero del blocco di un sistema a scopo di riscatto”.