“Edison Start”: è il premio promosso e sostenuto da Edison in occasione dei suoi 130 anni di vita e rivolto a giovani talenti, startup e piccole imprese. In palio vi sono 300.000 euro per i tre progetti più innovativi nell’ambito dell’energia (soluzioni e tecnologie innovative per risparmiare le risorse energetiche, consumare meglio e meno, garantire l’accesso all’energia a un numero crescente di persone in modo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico); dello sviluppo sociale (progetti e iniziative, anche di carattere culturale, che attivino opportunità di sviluppo imprenditoriale, che siano economicamente sostenibili e che abbiano un impatto sociale in termini di inclusione, partecipazione e cooperazione); delle smart communities (progetti per il miglioramento della qualità della vita domestica e della comunità cui si appartiene come, per esempio, la gestione dei rifiuti, la mobilità, l’architettura sostenibile e la domotica)
Inoltre, Edison metterà a disposizione dei 30 finalisti selezionati le competenze manageriali necessarie a trasformare le idee in progetti d’impresa sostenibili.
Il termine per la presentazione dei progetti è il 30 marzo ma l’iniziativa (partita a metà gennaio) ha già ottenuto un significativo successo. Sono circa 300 i progetti già presentati, come è emerso nella tappa romana del tour di presentazione del progetto nelle diverse regioni italiane cui tra gli altri hanno partecipato Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo Economico, Chicco Testa, presidente di Assoelettrica e del Premio Edison Start, Luca De Biase, scrittore e giornalista, Fabrizio Sammarco, Presidente Italia Camp, Alessio Rossi, presidente gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria, Paolo Manfredi, responsabile della strategia digitale di Confartigianato, Luca Iaia, responsabile Cna Digitale,
“Il premio nasce dal nostro desiderio di valorizzare i nuovi progetti capaci di creare valore favorendo il cambiamento, la competitività, lo sviluppo di un futuro sostenibile – spiega Andrea Prandi, direttore Relazioni Esterne di Edison. Non siamo i primi a lanciare un premio in favore dell’innovazione, ma lo facciamo in modo diverso dagli altri. Innanzitutto non siamo incubatori, non abbiamo interesse a finanziare decine di aziende. Selezioneremo 30 progetti finalisti, con 3 vincitori. A tutti questi progetti trasferiremo le competenze aziendali attraverso il coinvolgimento diretto dei manager Edison, di rappresentanti di Assolombarda, dell’Università Bocconi e del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di passare dalle idee al business”.
I candidati possono presentare il proprio progetto sulla piattaforma web www.edisonstart.it e seguire le diverse fasi del concorso che proclamerà i vincitori il 15 ottobre 2014. Per facilitare lo sviluppo dei progetti, Edison offrirà ai finalisti e ai vincitori un’attività di supporto e consulenza da parte di un team dedicato formato da esperti della società e da altri partner quali università e istituzioni. Edison finanzierà le migliore iniziative di ogni categoria con 100.000 euro per un totale di 300.000 euro.
Edison Start è anche una community sul web dove tutti i progetti caricati sulla piattaforma (www.edisonstart.it) potranno essere condivisi, valutati e arricchiti dalla rete insieme al comitato Edison. La piattaforma diventerà una vera e propria vetrina virtuale per attrarre potenziali soci sviluppatori quali enti, aziende e istituzioni che potranno liberamente consultare i progetti e le iniziative presenti. Una funzione di geolocalizzazione dei progetti sul territorio permetterà inoltre di creare la geografia dell’innovazione in Italia con l’obiettivo di amplificare le potenzialità di sviluppo e sinergie tra le iniziative.
Il bando è aperto a team di persone fisiche (studenti e non), start up, micro e piccole imprese e organizzazioni non profit che svolgono la propria attività da almeno 2 anni. I principali criteri di valutazione dei progetti sono: innovazione, utilità rispetto al bisogno cui intendono rispondere, fattibilità, sostenibilità economica, sociale e ambientale, replicabilità e ricadute positive che il progetto è in grado di generare per la collettività.