LA VERTENZA

Micron, Cofferati chiama in causa l’Ue

L’europarlamentare annuncia su Twitter un’interrogazione alla Commissione europea: “Serve tutela per lavoratori e produzione”. Il 7 aprile scadono i termini per trovare con l’azienda un accordo sulla procedura di mobilità per 419 dipendenti

Pubblicato il 28 Mar 2014

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“Molto grave il #casomicron. Oggi ho presentato un’interrogazione a Commissione Europea, serve tutela per lavoratori e produzione”. Lo afferma in un tweet Sergio Cofferati, europarlamentare del Partito Democratico nel gruppo S&D, ed ex segretario generale della Cgil.

Sulla vertenza, intanto, i sindacati hanno chiesto l’intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Una decisione scaturita dopo l’ultima riunione al ministero dello sviluppo Economico, dalla quale i sindacati sono usciti preoccupati dall’atteggiamento dei vertici di Micron, che hanno annunciato 419 licenziamenti in Italia, nella speranza che il premier possa intervenire non tanto e non soltanto su Micron, ma anche sulle altre aziende del settore, prima tra tutte StMicroelectronics, per tentare di salvaguardare i livelli occupazionali, mentre alla fine della settimana scorsa era arrivato il sostegno del sindacato internazionale IndustriALL.

Nella settimana che si chiude oggi, intanto, si sono riuniti proprio sul caso Micron i tavoli territoriali della Sicilia e della Lombardia.

“Al tavolo di trattativa nazionale – aveva chiesto nei giorni scorsi Enzo Bianco sindaco di Catania, sollecitando anche lui un intervento del Governo – sieda anche la St, assieme alla Micron, oltre che la Regione, e in quella sede si valuteranno anche le manifestazioni di interesse giunte da altre aziende”. “Stiamo lavorando – aveva aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri – a una strategia che, in vista dei fondi europei, rilanci la microelettronica com’è nelle esplicite intenzioni dell’Unione Europea, favorendo anche la nascita di nuove realtà”.

Quanto alla Lombardia, il 25 marzo l’assessore alle Attività produttive della Giunta Maroni, Mario Melazzini, aveva incontrato una delegazione di lavoratori e rappresentanti dei sindacati durante la loro manifestazione davanti alla sede della Regione: “Siamo pronti a intervenire e anche a investire – aveva annunciato – a patto che si valorizzi il capitale umano che è il vero valore aggiunto. Da parte nostra c’è la volontà di agire in maniera concreta, però è necessario che il ministero per lo Sviluppo economico fornisca risposte chiare e rapide – aveva concluso – A questo proposito martedì incontrerò il viceministro Claudio De Vincenti per discutere della situazione delle imprese lombarde”.

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