“C’è già stata un’attenzione distorta”. Così Vito Gamberale, Ad di F2i, ha risposto a margine dell’assemblea annuale dell’Aifi, in merito alla sua candidatura alla presidenza di Telecom Italia nella lista di Findim. “Dobbiamo sempre dare alle cose una giusta dimensione”, ha aggiunto il numero uno del fondo.
A parlare anche il candidato di Telco, Giuseppe Recchi. “A quale maratona mi hanno iscritto? Io sono motociclista, non faccio maratone”, ha detto l’attuale presidente di Eni rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se si stava scaldando i muscoli in vista dell’assemblea. Alla domanda, parafrasando il linguaggio calcistico, se sia comunque destinato a cambiare colore di maglia, Recchi si è limitato a rispondere: “i calciatori sono abituati a cambiare il colore della maglia e bisogna andare sempre nella squadra che ha bisogno”.
Sarà infatti un duello fra Recchi-Gamberale a decidere la presidenza del nuovo cda di Telecom Italia. Il presidente dell’Eni, Giuseppe Recchi è il candidato alla presidenza espresso da Telco (qui il curriculum) mentre Vito Gamberale (qui il curriculum) è l’uomo su cui punta Fossati. Il cda della holding ha inoltre confermato l’attuale ad di Telecom, Marco Patuano e i consiglieri Tarak Ben Ammar e Jean Paul Fitoussi. Della lista di 13 nomi, votata all’unanimità, fanno parte anche Denise Patricia Byrne Kingsmill, l’ad di Terna Flavio Cattaneo, Giorgina Gallo (presidente onorario di L’Oreal Italia), Laura Cioli (ad di Cartasi), Giorgio Valerio (ex ad di Unidad Editorial in Spagna e di Rcs Quotidiani e Rcs Digital in Italia), Luca Marzotto (ad di Zignago), Elena Vasco, Paolo Fumagalli e Maurizio Dattilo. Probabile però che gli ultimi tre non entreranno nel cda, per dare spazio ai nomi delle liste di minoranza. I rappresentati di Telefonica, che hanno partecipato telefonicamente alla riunione del board Telco, non hanno proposto nomi, né partecipato alle consultazioni dei giorni scorsi, limitandosi, secondo quando confermato dalla holding, a dare la propria approvazione finale alla lista.
Nella sua lista di minoranza Marco Fossati ha inserito Vito Alfonso Gamberale, Girolamo Di Genova, Franco Lombardi, Daniela Mainini e Maria Elena Capello. Alla presideza del board è candidato Gamberale. In realtà, sino all’ultimo Findim aveva cercato di trovare un’intesa con Telco tanto che sembrava che la mediazione potesse essere stata individuata nel nome di Massimo Tononi, presidente di Borsa Italiana. Tuttavia, proprio in zona cesarini la candidatura di Tononi è sfumata ed è a questo punto che Findim ha deciso di scendere in campo con un proprio nome “pesante”, quello appunto di Vito Gamberale.