Nell’ambito del suo turno di presidenza dell’Ue, la Spagna
spingerà per la creazione di un “mercato digitale comune”, in
modo da favorire lo sviluppo di servizi online pan-europei e dare
slancio all’economia, secondo quanto dichiarato dal ministro
dell’Industria Miguel Sebastian. "E’ arrivato il momento
di studiare una nuova strategia in cui le tecnologie
dell’informazione e delle comunicazioni giochino un ruolo
importante per lo sviluppo della società digitale in Europa”, ha
affermato il ministro spagnolo.
Nella visione di Madrid, l’accento posto sul mercato unico
digitale europeo non si deve fermare ai suoi sei mesi di
presidenza, ma dovrà essere uno dei “pilastri” della nuova
strategia decennale di crescita dell’Unione chiamata "2020
strategy".
La Spagna dovrebbe presentare il suo programma a
un meeting informale dei ministri delle telecomunicazioni europei a
Granada il 19-20 aprile.
"L’obiettivo di un mercato digitale comune è ancora
lontano”, secondo Sebastian, che ha parlato a un convegno di
settore cui hanno partecipato i top manager delle maggiori telecom
europee, come la svedese Ericsson, la francese Alcatel-Lucent, la
nostra Telecom Italia e la spagnola Telefonica.
Tra le misure
raccomandate dal ministro Sebastian per aumentare la competitività
del settore ci sono un allentamento delle norme sulla proprietà
intellettuale e un maggiore accesso ai mercati fuori dall’Ue.
Francisco Mignorance, direttore della Business software alliance,
associazione industriale che rappresenta a Bruxelles aziende come
Microsoft e Apple, punta il dito contro la Cina, che secondo la Bsa
impone regole che restringono l’accesso al suo mercato da parte
delle aziende non cinesi, mentre le aziende cinesi non subiscono
limitazioni del genere quando cercano di lavorare in Europa.