Il link tra i nomi di Matteo Renzi e Vittorio Colao è uno dei fili conduttori dell’ultimo periodo, quello caratterizzato dall’ascesa del segretario del Pd a Palazzo Chigi. Il nome del ceo di Vodafone era già iniziato a circolare con il totoministri, mentre rimane uno di quelli che gli addetti ai lavori considerano “in corsa” nel borsino delle prossime nomine ai vertici delle società partecipate dal Tesoro, da Eni a Enel, da Finmeccanica a Poste a Terna. Oggi le strade del presidente del Consiglio italiano e del numero uno della multinazionale britannica delle Tlc si sono fisicamente incrociate all’ambasciata italiana di Londra, dove il premier ha incontrato i vertici della finanza e dell’economia britannica.
“C’è grandissima domanda di Italia in questo Paese, e credo che questo sia il messaggio di speranza vero arrivato da Londra – ha commentato Renzi al termine dell’incontro – Tanta gente vuole investire e crede nell’Italia, non solo in Inghilterra ma in tutto il mondo. Dobbiamo essere capaci di attrarre questo flusso di denaro, e ho chiesto loro cosa vogliano per venire a investire in Italia. Avete visto i dati della disoccupazione? – ha concluso – Come politici abbiamo il dovere di dare risposte ai ragazzi ma anche ai cinquantenni che quando vengono espulsi dal mercato del lavoro fanno fatica a trovare un nuovo posto”.
Tra gli altri partecipanti all’incontro erano presenti Winfried Bischoff, presidente di Lloyds Banking Group, Anthony Browne, numero uno della British Bankers Association, Roger Carr, di Bae Systems, Garrett Curran, ceo per il Regno Unito di Credit Suisse, Bob Dudley, ceo di Bp, Douglas Flint, presidente di Hsbc Holdings, Chris Gibson Smith, in rappresentanza del London Stock Exchange, Leo Johnson, partner di PricewaterhouseCoopers LLP, Christian Lucas di Silver Lake e Mike Rake, presidente di British Telecom Group.