Samsung ha venduto 37 milioni di dispositivi che violano i brevetti Apple negli Stati Uniti: lo afferma la casa della Mela in tribunale, dove si è aperto il nuovo processo fra la società fondata da Steve Jobs e il produttore sudcoreano, accusato dalla Mela di aver violato nei suoi smartphone e tablet più recenti cinque brevetti di Apple. Apple alla giuria chiede che le vengano riconosciuti 2 miliardi di dollari di danni: ”I danni sono ingenti perché le violazioni di Samsung sono molte”, hanno indicato gli avvocati di Cupertino.
L’ultimo episodio della lunga battaglia sui brevetti tra il gruppo californiano e quello sudcoreano si sta svolgendo nella stessa stanza di tribunale di San Jose, California, che nel 2012 aveva punito Samsung con danni per un miliardo a favore di Apple (cifra poi ridotta a 929 milioni di dollari dopo un nuovo processo l’anno scorso).
Come scrive il Financial Times, molte delle tesi sostenute dalle due società verranno probabilmente ripetute nonostante brevetti e questioni legate agli smartphone siano differenti. Anche esperti e testimoni che presenteranno le loro evidenze saranno i medesimi. Tra questi il direttore marketing di Apple, Phil Schiller, che ha parlato alla prima udienza, ma ha rifiutato di rispondere a molte delle domande specifiche sui brevetti, lasciando alla corte il dubbio che le accuse di Apple siano generiche.
In ballo ci sono cinque brevetti di mobile software di Apple, che sarebbero stati “copiati” da Samsung (per es. la funzionalità slide to unlock e le tecnologie di unified search per cercare tra le informazioni conservate nel device e di data tapping, che permette di chiamare un numero incluso in un sms) e due brevetti che Samsung ritiene siano stati copiati da Apple, tra cui la trasmissione remota dei video, che comprime il video per trasmetterlo in modo uniforme nelle videochiamate.
Secondo il New York Times, però, la battaglia si è talmente inasprita che le due rivali non riescono a mettersi d’accordo nemmeno sull’oggetto del contendere: Apple dice di esigere il pagamento dei danni da Samsung per evitare che la sudcoreana continui a copiare i suoi prodotti, mentre Samsung sostiene che il cuore della disputa sia la strategia di Apple volta a ridurre la scelta per i consumatori colpendo il suo principale concorrente sul mercato degli smartphone, ovvero il sistema operativo Android di Google che si trova ormai in un miliardo di device in tutto il mondo, compresi quelli prodotti da Samsung.