Sponsor della mostra sull’eremitismo a Roma

Pubblicato il 03 Apr 2014

Apre all’Auditorium Conciliazione di Roma la Mostra “Majella, Domus Christi, Domus Naturae. S. Pietro Celestino ed i luoghi dello spirito. Fede, storia, tradizioni nel territorio del Parco”, realizzata dal Parco Nazionale della Majella, co-finanziata da Fondazione Telecom Italia ed in partnership con la Sovrintendenza BSAE Abruzzo e la Fondazione Genti d’Abruzzo, un’esposizione che consente al visitatore di immergersi e scoprire, in una visione unitaria, i tesori sconosciuti di questa terra attraverso il filo conduttore dell’Eremitismo.

“La Mostra aperta a Roma non solo rappresenta una straordinaria opportunità per il pubblico di conoscere da vicino la storia, le tradizioni, l’ambiente, il fascino di un’area del territorio abruzzese dove le testimonianze dell’Eremitismo sono parte essenziale della sua identità, ma è anche una tappa fondamentale di un percorso, avviato da tempo, incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico culturale e ambientale del complesso Majella Morrone. – ha dichiarato Franco Iezzi, Presidente Parco Nazionale della Majella – L’Ente Parco, a partire da questo progetto sostenuto da Fondazione Telecom Italia, è fortemente impegnato nel promuovere una diversa qualità della proposta culturale volta, in particolare, a riqualificare, riposizionare e potenziare lo sviluppo economico di tutto il territorio. In tal senso, si pone la richiesta del riconoscimento degli eremi celestini quale Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.”

L’esposizione si compone in particolare di 7 sezioni ricche di effetti tecnologici, multimediali, sensoriali, visive e tattili lungo le quali apprezzare gli ambienti ed i paesaggi del Parco e conoscere un fenomeno storico e culturale poco noto: l’Eremitismo, che qui trovò uno dei luoghi di elezione sotto l’importante impulso e guida di Pietro da Morrone. Il visitatore avrà modo di comprendere come il territorio ancora conservi, quasi intatti, gli insediamenti eremitici e monastici e come questi siano parte integrante della cultura delle popolazioni locali e dell’intero contesto naturale. Alla funzione di collegamento sono preposti i corridoi, che consentono di non interrompere l’itinerario nonché di vivere le diverse esperienze dall’inizio alla fine della visita, rendendole per quanto possibile “vive”, per le peculiarità morfologiche, naturalistiche ed ambientali del Parco, ed al contempo “sentite” come per gli asceti del XII e XIII secolo: essi trovarono infatti tra i boschi e le grotte della Majella e del Morrone il “nuovo deserto”, condizione ideale per una severa ascesi in contemplazione di Dio. E la tecnologia avvicina così il visitatore in modo realistico alle ricchezze culturali e alle peculiarità ambientali, rendendolo un vero e proprio escursionista reale del Parco

Fondazione Telecom Italia con questo progetto si è proposta di consolidare il proprio impegno sul tema dell’educazione e della valorizzazione del patrimonio nazionale ambientale applicato alle Aree Naturali Protette perché crede fortemente nella forza dell’interazione tra ambiente, cultura, turismo e nuove tecnologie. La missione di Fondazione è infatti quella di favorire e supportare progetti, tramite modelli replicabili, misurabili e basati sull’uso delle tecnologie digitali di cui possediamo esperienza e che, con grande senso di responsabilità sociale, mettiamo a disposizione della comunità.” ha sottolineato Marcella Logli, Segretario Generale di Fondazione Telecom Italia.

Come tutti i progetti finanziati da Fondazione Telecom Italia, anche “Domus Christi Domus Naturae” ha una forte valenza tecnologica in quanto offre l’occasione di qualificare favorevolmente in termini di “innovazione tecnologica” l’offerta turistica dei servizi a disposizione dell’utenza del progetto; in un’ottica eco-sostenibile è stata pensata – e “disegnata” – la struttura di un nuovo applicativo software per telefoni cellulari (APP) di ultima generazione che gira sia sulla piattaforma Ios che su quella Android.

Un ulteriore impulso verso lo sviluppo dell’impiego dell’innovazione tecnologica sostenibile nei servizi dell’Ente Parco è stato dato dalla messa a disposizione di 8 postazioni fisse multimediali touchscreen per la consultazione dei luoghi di culto del Parco da posizionare in siti turisticamente strategici del territorio (es. Centri visita, Centri informazioni, Musei, etc.).

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