La Commissione europea ha chiesto al regolatore telecom tedesco BNetzA di modificare o ritirare i suoi piani che porterebbero le tariffe di terminazione mobile nel paese a un livello dell’80% superiore a quelle pagate negli altri paesi dell’Ue.
La Raccomandazione pubblicata oggi è in linea con una precedente indagine sulle tariffe di terminazione mobile in Germania che avevano portato la Commissione a criticare l’approccio regolatorio della BNetzA nel settore mobile.
“La gran parte degli Stati membri dell’Ue applica tariffe di terminazione che sono vantaggiose per i consumatori e la concorrenza”, ha dichiarato il vice-presidente della Commissione Neelie Kroes. “Insisto nel chiedere che la Germania si adegui alla regolamentazione in materia di telecomunicazioni e segua lo stesso approccio degli altri regolatori. Non è accettabile che un regolatore continui a ostacolare l’adeguato funzionamento del mercato unico delle telecomunicazioni”.
Le regole proposte dalla BNetzA non sottostanno ai principi e agli obiettivi delle norme dell’Ue, che esigono che i Paesi membro promuovano la concorrenza e gli interessi dei consumatori nell’Ue, nonché lo sviluppo del Single Market, indica la Commissione.
La richiesta della Commissione fa seguito a tre mesi di indagini durante le quali il Berec, l’organismo che riunisce i regolatori delle comunicazioni elettroniche dell’Ue, ha rinnovato il suo supporto alle posizioni dell’esecutivo Ue. Il regolatore tedesco non ha fornito convincenti giustificazioni della sua condotta nel corso dell’inchiesta e la Commissione fa ora sapere che, se la BNetzA non si adeguerà alla normativa Ue, l’Europa farà ricorso alle vie legali.
La Commissione europea aveva aperto una procedura d’infrazione contro la Germania sulla proposta di revisione delle tariffe di terminazione mobile deliberata dalla BNetzA a fine anno scorso. Il nuovo regime si potrebbe tradurre in un rincaro dell’80% delle stesse tariffe, con pesantissime ricadute sulle bollette di consumatori e imprese del paese. Di qui l’invito ad accantonarlo o quantomeno emendarlo, che però è stato fino ad oggi ignorato dal regolatore tedesco.
Bruxelles spiegava già allora che la proposta del regolatore tedesco rifiuta il metodo di calcolo per le terminazioni mobili suggerito dalla Commissione in una raccomandazione del 2009. Inoltre, essa delinea un “trattamento speciale”, ossia preferenziale, nei confronti dei 4 principali operatori mobili tedeschi, a spese non solo dei loro omologhi stranieri, ma anche dei consumatori che risiedono in altri paesi tenuto conto degli effetti che il regime proposto avrebbe sulle tariffe di roaming. Per ragioni analoghe anche le nuove tariffe di terminazione fissa tedesche sono nel mirino di Bruxelles, oggetto di un’indagine ufficiale.