“La prossima tappa sarà una campagna online: ‘E tu cosa taglieresti?’. Partiamo subito, già nei prossimi giorni. Chiediamo ai cittadini di segnalare al Governo gli sprechi, gli enti inutili, le complessità burocratiche, i privilegi odiosi, i pasticci amministrativi. Non sarà una consultazione propagandistica: daremo risposte, prenderemo provvedimenti concreti. Basta con i consigli d’amministrazione pletorici, con i nominati che si scambiano cariche e si aumentano lo stipendio gli uni con gli altri”.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della sera dopo il Consiglio dei ministri di ieri in cui il Governo ha dato il via libera al Def. “I gufi sono serviti – afferma Renzi – ai professionisti della sfiga è andata male anche stavolta. Nono hanno capito una cosa fondamentale di me: io non sto fermo. Appena raggiunto un obiettivo, rilancio subito. E’ così che faremo la nostra rivoluzione”.
“Cominciamo dando il buon esempio noi politici – prosegue il premier – Erano anni che si discuteva di superare il Senato e le Province; adesso ci siamo. I tagli continueranno: nessun consigliere regionale potrà guadagnare più del sindaco del Comune capoluogo; Rimborsopoli è finita, tutto il sistema sarà rivisto radicalmente. E proseguiremo con le burocrazie, i dirigenti della pubblica amministrazione, i mandarini dei ministeri. Non mii pare una misura punitiva stabilire che nessuno tra coloro che lavorano per lo Stato potrà guadagnare più del presidente della Repubblica”.