LA VERTENZA

Micron, si tratta per scendere sotto i 100 esuberi

Sindacati, Governo e azienda cercano l’intesa. Tra ricollocazioni, trasferimenti e passaggi in StMicroelectronics le procedure di mobilità si potrebbero ridurre notevolmente. Ma è ancora tutto da vedere

Pubblicato il 09 Apr 2014

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Sono ore cruciali per la trattativa sulle 419 procedure di mobilità annunciate da Micron nei suoi stabilimenti di Agrate, Vimercate, Avezzano, Arzano, e Catania. Al ministero del Lavoro è in corso il tavolo di contrattazione tra l’azienda e i sindacati, alla presenza del Governo, con i termini per l’inizio della procedura di mobilità che erano scaduti il 7 aprile. Proprio lunedì il Governo aveva ottenuto un altro giorno di tempo per tentare una mediazione che fosse utile al raggiungimento di un accordo.

Secondo quanto apprende il Corriere delle Comunicazioni StMicroelectronics avrebbe dato la disponibilità a riassorbire nei propri stabilimenti tra i 140 e i 170 dipendenti in uscita da Micron. Una forbice che si è allargata, probabilmente proprio grazie al pressing del Governo nelle ultime ore, rispetto alla proposta iniziale, che vedeva i 140 assorbimenti come limite massimo. StM si sarebbe resa disponibile ad assumere 17 persone in Campania, tra Arzano e la controllata Incard di Marcianise, 41 persone a Catania e 82 a Vimercate, mentre per le 30 posizioni aggiuntive che consentirebbero di arrivare al totale di 170 l’azienda si sarebbe riservata di considerare in un secondo momento la collocazione.

Quanto a Micron, la multinazionale avrebbe dato la propria disponibilità al recupero di un minimo di 65 e un massimo di 85 posizioni. Delle 65 sarebbe già stata indicata la distribuzione: 10 tra Agrate e Vimercate, 43 a Catania, 6 ad Avezzano e 6 ad Arzano. Rispetto ai venti che mancherebbero per arrivare a 85 Micron non avrebbe però fornito dettagli.

Si arriva così tra i riassorbimenti in Stm e i recuperi in Micron a tagliare gli iniziali 419 esuberi di un numero variabile tra le 205 e le 255 unità, ai quali vanno aggiunti i 14 dipendenti che avrebbero a oggi già formalizzato la propria uscita.

Quanto ai trasferimenti, in Italia e all’estero, Micron avrebbe dato la disponibilità allo spostamento di 102 lavoratori in tutto: 40 in Italia (nello specifico 10 ad Avezzano, 5 a Padova e 25 a Catania) e 62 all’estero.

Rispetto alle posizioni disponibili all’estero, Micron avrebbe precisato durante la trattativa che 90 dipendenti avrebbero aderito al Job posting, e di questi 20 avrebbero già ricevuto un’offerta. Come incentivo a chi deciderà di accettare la proposta di trasferimento l’azienda sarebbe disposta a mettere sul tavolo un contributo di 30mila euro una tantum.

Se tutte le caselle dovessero andare al loro posto secondo le proposte e le disponibilità avanzate dalle aziende, quindi, si arriverebbe nella migliore delle ipotesi a un totale di 48 esuberi, per le quali ci sarebbe circa un anno di tempo per trovare una soluzione e rispetto alla cui posizione potrebbe anche concretizzarsi la possibilità di un’integrazione agli ammortizzatori sociali.

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