TAGLIO AGLI STIPENDI

La spending review si abbatte su Agcom

Il 18 aprile il decreto che definirà le buste paga dei super-manager pubblici. Nel mirino anche le retribuzioni dell’Autorità. La sforbiciata più corposa è attesa per il presidente Cardani che attualmente percepisce 302.900 euro, ben al di là dei 270mila della retribuzione del Capo Dello Stato fissata come soglia massima da Renzi. Ma potrebbero scattare i ricorsi

Pubblicato il 11 Apr 2014

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La scure della spending review si abbatte anche sull’Agcom. Il presidente dell’Authority Angelo Marcello Cardani perderebbe un quinto dello stipendio finora percepito pari a 302.900 euro così come previsto dal taglio degli stipendi dei manager pubblici deciso dal governo Renzi. Secondo il piano nessun alto dirigente potrà guadagnare più del Capo dello Stato che percepisce 270mila euro. Stando alle notizie circolate in questi giorni – per l’ammontare specifico dei tagli bisognerà aspettare il decreto ad hoc del 18 aprile – il limite sarebbe dunque fissato a 270 mila euro per i dirigenti apicali e scenderebbe a 190mila per i capi dipartimento, 120 per i dirigenti di prima fascia, 80 mila per quelli di seconda.

Più difficile il calcolo per i commissari e i dirigenti. Attualmente la differenza tra lo stipendio di Cardani e quello dei 4 commissari – Antonio Martusciello, Francesco Posteraro, Antonio Nicita e Antonio Preto percepiscono 272.643,41 – è di 30.293,71 ma si tratta di una differenza che non scatterebbe automaticamente anche con le nuove retribuzioni. Per avere un quadro chiaro non resta che aspettare le tabelle sulle riduzioni inserite nel decreto. Potrebbero essere toccati dai tagli anche le retribuzioni del segretario generale Francesco Sclafani (272.643,41 euro) e del capo di gabinetto Annalisa D’Orazio (185.946,33 euro).

Nel mirino anche i direttori di Unità organizzative di I° livello:

Cognome e nome

Compenso annuo lordo

Compenso variabile annuo medio

ARIA LAURA

€ 227.559,38

€ 27.904,24

FLAVIANO FEDERICO

€ 203.503,69

€ 24.954,43

GAMBA GIULIETTA

€ 186.860,00

€ 22.801,48

GUIZZI ROBERTA (*)

€ 46.378,86

€ –

LOBIANCO VINCENZO

€ 206.881,60

€ 25.313,27

LORENZI CLAUDIO

€ 212.282,39

€ 26.030,91

PERRUCCI ANTONIO

€ 293.658,95

€ –

SANSALONE NICOLA

€ 212.734,07

€ 26.030,91

E i responsabili di Unità organizzative di II° livello

Cognome e nome

Compenso annuo lordo

Compenso variabile annuo medio

ALAGIA PAOLO

€ 115.140,88

€ 13.500,29

BARBADORO ALCEO

€ 204.242,78

€ 26.030,91

BENACCHIO MARCO

€ 109.829,23

€ 12.872,51

BOSCO GIUSEPPE MARIA

€ 109.367,23

€ 12.872,51

CALDERONI MARIO CESARE

€ 150.323,03

€ 17.713,00

CAPPELLO MAJA

€ 114.227,20

€ 13.500,29

CARUSO MARIA PIA

€ 143.730,88

€ 16.933,89

CORONA ALBERTA

€ 115.441,98

€ 13.500,29

COTUGNO ENRICO MARIA

€ 115.140,88

€ 13.500,29

DE TOMMASO ANTONIO

€ 122.637,72

€ 13.500,29

DEL GROSSO SERGIO

€ 120.002,62

€ 13.500,29

DELMASTRO MARCO

€ 115.140,88

€ 13.500,29

GALLINO DAVIDE

€ 127.898,30

€ 13.500,29

GIORGINI MARIA CRISTINA

€ 108.915,55

€ 12.872,51

GREPPI GIORGIO

€ 111.305,40

€ 12.872,51

LA PERGOLA MARIA SERENA

€ 109.740,27

€ 12.872,51

LEFOSSE MIRELLA RITA

€ 210.084,19

€ 26.834,75

LIBERATORE BENEDETTA ALESSIA

€ 109.829,23

€ 12.872,51

LUPI PAOLO

€ 115.441,98

€ 13.500,29

MARINO ANTONELLA (**)

€ 108.915,55

€ –

MARTINO MAURO

€ 123.952,80

€ 13.500,29

NASTI IVANA

€ 115.140,88

€ 13.500,29

PIRRO FRANCESCO (*)

€ 25.198,68

€ –

PROVENZANO ANTONIO

€ 109.740,27

€ 12.872,51

RAGOZINI ARTURO

€ 115.140,88

€ 13.500,29

SANTELLA GIOVANNI

€ 114.990,30

€ 13.500,29

SEBASTIANI CAMILLA

€ 114.227,20

€ 13.500,29

STADERINI MARIO

€ 108.915,55

€ 12.872,51

VAJANO LOREDANA

€ 116.371,26

€ 13.500,29

VOTANO GIULIO

€ 185.040,50

€ 23.519,14

La sforbiciata sarà dunque corposa nonostante da due anni l’Autorità si finanzi totalmente coi proventi – il 4×1000 dei ricavi – degli operatori vigilati, essendo venuto meno fondo stanziato sul bilancio dello Stato. In questo contesto non sono da escludere possibili ricorsi da parte dei dipendenti di un ente indipendente e non “pagato” dalla finanza pubblica.

Intanto Agcom rafforza l’azione a tutela del diritto d’autore. Si è insediato ieri il Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali, istituito ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento di cui alla delibera n. 680/13/Cons, quello che regola appunto il copyright nell’era di Internet. Quaranta i membri del comitato che riunisce i rappresentanti della associazioni di categoria e delle istituzioni competenti.

Francesco Sclafani, Segretario generale dell’Autorità e Presidente del Comitato, ha coordinato i lavori della riunione alla quale hanno partecipato quaranta rappresentanti delle principali associazioni di settore. All’ordine del giorno la definizione del programma di attività del Comitato e la sua articolazione in quattro gruppi dediti ciascuno all’approfondimento delle seguenti linee di attività: promozione dell’offerta legale, codici di autoregolamentazione, educazione alla legalità e monitoraggio sull’applicazione del Regolamento. Nel corso della riunione i partecipanti hanno espresso grande soddisfazione per l’avvio dei lavori del Comitato, auspicando azioni sinergiche volte a promuovere concretamente lo sviluppo del mercato dell’offerta legale.

La seconda riunione plenaria del Comitato è stata fissata per il prossimo 19 giugno. Le attività del Comitato saranno rese pubbliche in apposita sezione all’interno del sito dedicato al Regolamento www.ddaonline.it

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