Csi-Piemonte da “record”: per la sanità regionale 150 milioni di risparmi

Il presidente Zappalà: “Le nostre competenze sempre più a servizio della PA locale e della salute dei cittadini”. Oltre ai tagli di spesa si lavora al lancio di fascicolo sanitario elettronico, ricetta elettronica e cup integrati

Pubblicato il 16 Apr 2014

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A inizio aprile la Regione Piemonte, approvando la Delibera “Riordino delle attività di Regione Piemonte nel settore dell’Information and Communication Technology ICT” (n. 8-7355), ha affidato al CSI Piemonte il compito di guidare l’innovazione del sistema sanitario piemontese.

Ciò significa che tutte le attività informatiche, fino ad oggi gestite con molta indipendenza dalle singole Aziende sanitarie regionali, saranno integrate dal CSI in collaborazione con la Direzione regionale Sanità ed il “Sistema” delle Aziende sanitarie regionali con l’obiettivo di razionalizzare e ammodernare l’intero Sistema Informativo Sanitario, a beneficio di cittadini e operatori sanitari.

Da un punto di vista economico, l’acquisizione delle commesse nel campo della sanità potrebbe significare per il Consorzio un aumento del fatturato stimabile in circa 60 milioni di euro annui, fatturato finora gestito da altri fornitori anche fuori dal Piemonte.

Commentando la notizia, il Presidente del CSI-Piemonte Davide Zappalà ha espresso grande soddisfazione per la decisione della Regione, che riconosce di fatto la validità di quanto realizzato dal CSI per l’innovazione del territorio piemontese e che arriva dopo un anno impegnativo caratterizzato da una rigida spending review aziendale.

Varie infatti le misure adottate dal Consorzio per contenere i costi. La chiusura di una delle due sedi torinesi, con il trasferimento di tutti gli uffici e dipendenti nella sede principale ha permesso un risparmio annuale di circa 2.5 milioni di euro. La rimodulazione dei rapporti con l’Unione Industriale ha comportato una riduzione di spesa, rafforzando nello stesso tempo la relazione con il tessuto imprenditoriale piemontese. Infine la riduzione del numero delle posizioni dirigenziali.

“La Regione Piemonte – ha affermato Zappalà – ci offre l’opportunità concreta di continuare a lavorare per lo sviluppo della pubblica amministrazione locale, mettendo sempre di più le nostre competenze e le nostre risorse al servizio della salute di tutti i cittadini. Si tratta di un risultato importante non solo per il Consorzio ma anche per l’intero comparto sanitario che potrà essere concretamente supportato per definire e implementare una strategia unitaria di sviluppo informatico e di risparmio della spesa”.

Si stima infatti che il Servizio Sanitario Regionale piemontese, grazie a questa decisione, potrà risparmiare da qui fino al 2018 fino a 150 milioni di euro attraverso economie di scala e razionalizzazione dei sistemi informativi. Inoltre questo processo permetterà di rendere disponibili servizi importanti come il Fascicolo Sanitario Elettronico, la Ricetta Elettronica e i Cup integrati che agevoleranno i cittadini nell’accesso ai servizi sanitari regionali.

“Non vorrei essere banale come un giocatore che rilascia l’intervista a fine partita – ha concluso Zappalà – ma questo risultato è merito di un efficiente lavoro di squadra. Il mio merito è quello di aver saputo giocare bene il mio ruolo in campo”.

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