RACCOLTA FONDI

Face4Job, il “video talent” per il lavoro alla sfida dell’equity crowdfunding

La piattaforma che fa interagire candidati e aziende attraverso i video è fra le tre startup italiane coinvolte nella nuova forma di raccolta fondi online. Il ceo Alessio Romeo: “Contiamo su una cordata che ci faccia raggiungere il target di 250mila euro”

Pubblicato il 22 Apr 2014

alessio-romeo-140422183347

Face4Job, novità nel recruting professionale online, potrebbe essere la terza startup innovativa in Italia a venire finanziata attraverso l’equity crowdfunding, raccolta fondi online che prevede, per i finanziatori, la possibilità di entrare nel capitale dell’azienda finanziata.

Il progetto ideato da Alessio Romeo (nella foto), ingegnere 38enne con alle spalle varie esperienze di management in grandi aziende, punta sostanzialmente a trasformare l’ormai desueto curriculum vitae cartaceo in una presentazione video, invitando il candidato a metterci letteralmente la faccia e agevolando l’azienda nel processo di selezione. Un’iniziativa che si caratterizza, oltre che per l’originalità della business idea, anche per essere una delle poche in Italia che stanno raccogliendo fondi grazie allo strumento dell’equity crowdfunding, relativamente nuovo per il nostro Paese e ancora in fase iniziale. Va ricordato che l’equity crowdfunding è consentito alle startup innovative in base al decreto legge 179/2012, l’Italia è stata la prima in Europa ad emanare una legislazione specifica in materia, il regolamento è stato emanato nove mesi fa e le piattaforme devono essere autorizzate dalla Consob, autorità di vigilanza sulla Borsa.

È così che Face4Job ha deciso di scommettere su questa nuova forma di “colletta digitale”. Il 9 aprile scorso StarsUp (prima piattaforma professionale di crowdfunding iscritta al registro ordinario di Consob) ha dato il via alla seconda raccolta fondi dalla sua nascita proprio con Face4Job. La prima a tagliare il traguardo dell’equity crowdfunding è stata Diaman Tech, società veneta di software gestionale che ha chiuso a fine aprile con successo la propria offerta sul portale Unicaseed raccogliendo quasi 160.000 euro. Attualmente è in fase di collocamento Cantiere Savona (sempre su StarsUp), un progetto ideato da giovani con una precedente esperienza in un importante cantiere navale, che ha raccolto finora 41mila euro, ossia l’11% del capitale richiesto di 380mila euro.

Ora tocca appunto a Face4Job: ha 120 giorni di tempo per raccogliere 250mila euro. Al momento ha raccolto l’1% del capitale, ma ancora il cammino verso il raggiungimento del target è piuttosto lungo. “Contiamo di arrivare al 5% entro aprile” dice Romeo, aggiungendo che “l’idea è di chiudere l’operazione individuando dei partner, una cordata che potrebbe acquisire una quota significativa, magari nata all’interno della Regione Umbria”. Face4Job, che ha sede a Terni, ha infatti vinto un finanziamento da 200 mila euro della Regione Umbria.

Nata ad agosto dello scorso anno e online da febbraio, la startup è stata inizialmente ideata e autofinanziata da Romeo, ma ora è partecipata da altri soci.

Come funziona? L’utente in cerca di lavoro può registrarsi sul sito, inserire il proprio cv, poi elencare i propri 10 talenti. In base a un algoritmo che elabora questi dati, l’azienda è già in grado di individuare un potenziale dipendente. Questo viene avvisato tramite una notifica via email e a quel punto può registrare, attraverso una piattaforma video interna, un breve video in cui si presenta. Il terzo passo è il video talent in real time: significa che l’azienda, se interessata, formula una domanda specifica al candidato che deve rispondere, sempre in video, ma praticamente in diretta. Se poi l’aspirante lavoratore supera anche questo step può avvenire un colloquio diretto in video tra il selezionatore e la persona da selezionare. E a quel punto può scattare l’assunzione.

Al momento la piattaforma comprende un centinaio di aziende e circa 4mila iscritti. Il modello di business ruota intorno alle fee richieste alle aziende sulla base dei servizi a consumo o su ricarica: cioè l’impresa paga una quota per ogni step (1 euro per postare un annuncio, un euro per accedere a un video talent ecc. ecc.).

“L’obiettivo è diventare facer – spiega il founder – ovvero metterci la faccia e scommettere sui propri talenti. Inoltre vorrei sottolineare che, oltre alla consueta procedura, un candidato può anche girare un video e inserirlo online in modo proattivo, senza cioè rispondere a specifiche richieste delle aziende”.

Alessio racconta che l’idea gli è venuta perché, mentre cercava personale da selezionare per un’azienda per cui lavorava, non riusciva a far incrociare la domanda con l’offerta. Pubblicare annunci era molto costoso e non arrivavano i profili giusti. “Alla fine mi sono trovato ad assumere persone per passaparola, una modalità che non mi piace”.

Altra fonte di ispirazione per la piattaforma sono stati i video curriculum: “Una modalità molto interessante, che però finiva sempre su canali pubblici come Youtube, perdendo la riservatezza di cui una candidatura ha bisogno. Allora ho immaginato un sito che usasse i video, ma in forma privata tra azienda e utente”.

Basata a Terni, Face4Job ha la software house a Ferrara e la web farm presso Aruba di Arezzo. Ora l’obiettivo è approdare all’estero: Europa, Russia, Cina.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati