Negli ultimi anni la domanda di banda larga e di connettività è aumentata in modo esponenziale in tutti i paesi avanzati. Oggi, poiché il business delle aziende è sempre più basato su Internet, la questione della connettività, più che un tema di IT si configura come un elemento essenziale per il business: quasi che la connettività fosse sinonimo di continuità del business.
La reputazione online di un’azienda è un fattore cruciale. Se da un lato oggi è facile accedere a Internet, dall’altro lato è anche molto semplice decidere di cambiare provider. I consumatori sono sempre più critici e appena hanno un’esperienza negativa vogliono passare a un altro fornitore. Da tutto ciò deriva una riflessione molto semplice: il successo di un’azienda spesso dipende dalla disponibilità di una connessione veloce e di alta qualità. E ciò non vale solo per le aziende che basano il loro modello di business su Internet ma anche per quelle di tutti gli altri comparti, Pmi incluse: persone e sistemi devono essere collegati tra loro in modo continuo, 24 ore il giorno, sette giorni su sette.
In questo contesto si evidenzia anche una tendenza ad ospitare i dati sensibili nel cloud o in data center. Tale cambiamento è al contempo una causa e una conseguenza di due importanti trend: il consolidamento sia del server computing che del cloud computing. Il primo soddisfa la domanda di efficienza, riduzione dei costi e gestibilità, mentre l’emergere del cloud è principalmente il risultato della diffusione e dell’incremento di dati mobile. Tutto ciò determina un nuovo contesto. Il cloud computing mette i Cio di fronte a problemi che non avevano mai affrontato. Per loro, la connettività all’interno dell’organizzazione e tra i siti generalmente è relativamente semplice da realizzare. Tuttavia la loro particolare attenzione si sta sempre più spostando verso l’Internet pubblica e ha i suoi punti di riferimento nei concetti “anywhere, anytime, any device. Tale tendenza all’utilizzo di dati mobile ha fatto sì che l’ambiente IT delle aziende sia sempre più un contesto Internet, con tutto le conseguenze che ciò comporta, in particolare in termini di sicurezza.
I requisiti di connettività cloud e mobile computing oriented, insieme alla domanda di efficienza, durata delle soluzioni attuali e il rispetto della normativa, portano al centro della scena i data center. Le organizzazioni sono sempre più consapevoli del fatto che soddisfare i propri processi IT con soluzioni in-house li porterà presto a raggiungere la saturazione della loro capacità. Un data center, in particolare se neutrale dai carrier di telecomunicazioni, servito da diversi fornitori di rete diversi e collocato su un nodo Internet, può rappresentare una valida soluzione. Il data center ha innanzitutto due vantaggi: è in grado di fornire connettività ottimale e garantisce nel contempo che l’architettura Internet di una società sia meno vulnerabile ai guasti. E se a ciò si aggiunga una bassa latenza e una larghezza di banda flessibile, la condizione è ancora migliore. Le aziende che richiedono un traffico di dati ininterrotto, veloce e intenso richiedono data center con possibilità quasi infinite, come è il caso di Mix (Milano Internet Exchange) collocato su un nodo Internet con collegamento diretto al backbone.
I requisiti di connettività dipendono dal tipo di azienda e dalla misura in cui il loro core business sia basato su Internet. Va da sé che nel caso un rivenditore web-based, una società di pubblicità online o un’altra di servizi di streaming, la natura stessa di queste attività richiede che i loro server siano situati direttamente nel punto di connettività. La ragione è semplice: se sono offline, non guadagnano e se la connettività vacilla o se occorre troppo in ritardo, perdono clienti. E’ possibile fare una grande distinzione tra due categorie di aziende: imprese che basano il loro business su Internet e altre che utilizzano Internet come un mezzo per sostenere i loro processi di business. Da segnalare in particolare che le aziende appartenenti alla seconda categoria utilizzano una grande varietà di applicazioni – PaaS, IaaS e SaaS – che vanno dalle infrastrutture di base a quelle completamente gestite.
Da qualche anno è assodato che il concetto di connettività è strettamente legato a quello di neutralità del data center. Un data center neutrale dai carrier di telecomunicazioni opera indipendentemente dei singoli fornitori di reti e servizi Internet. Oggi la possibilità di scegliere tra una serie di reti disponibili in un data center costituisce comunque una base importante. Se è importante poter disporre di una serie di reti disponibili in un data center è altrettanto fondamentale avere la certezza assoluta che i fornitori di servizi siano accessibili all’interno di un data center. Oggi assistiamo a una tendenza precisa: le aziende che sono alla ricerca di servizi di data center vogliono sapere quali altri soggetti sono presenti in quel data center per fare business. Un fornitore di servizi che fa calcoli finanziari specializzati in ambiente high performance computing vorrà ospitare i suoi servizi in un data center dove i suoi clienti attuali o potenziali futuri abbiano già una presenza. D’altra parte, s’instaura una logica di co-business col data center stesso: la presenza di un’azienda specializzata, come quella finanziaria sopra citata, attirerà altri clienti al data center. Un’infrastruttura a tutto tondo in grado di ospitare ambiente IT offre opportunità di crescita e di efficienza per qualsiasi tipo di azienda. Certamente sono essenziali requisiti quali: continuità, tempi di consegna, scalabilità e flessibilità, il cui rispetto consente di valutare caratteristiche e potenzialità di business ossia pianificare un investimento o prendere una decisione strategica. La scalabilità e la flessibilità sono le caratteristiche cui un’azienda dovrebbe guardare al momento della scelta di un data center: in questo modo l’organizzazione non solo sarà in grado di beneficiare di economie di scala, ma avrà la possibilità di conseguire capacità e consapevolezza che potrà soddisfare la sua crescita futura.
Con l’avvento del cloud computing, la domanda di larghezza di banda è cresciuta in modo esponenziale, il che ha determinato un grande cambiamento sul mercato. Prima le aziende più esigenti in termini di connettività erano quelle il cui business era basato su Internet, oggi la stessa richiesta arriva da organizzazioni di ogni genere. Basti un dato, si calcola che mediamente la stessa quantità di larghezza di banda utilizzata in un’ora è pari a quella utilizzata in un intero anno prima nel 2000: e questa è la vera questione che i cio si trovano a dover affrontare quotidianamente. C’è di più, picchi e depressioni in termini di quantità di larghezza di banda richiesti sono sempre maggiori. Qualora ciò si debba alla corsa agli acquisti di Natale su un sito di e-commerce, al fatto che ciascuno guarda i suoi account di posta sui social network al momento della colazione o a un ceo che utilizza un video HD per spiegare l’ultima strategia, il risultato è lo stesso: la connettività è qualcosa che ci riguarda tutti. Più le aziende esternalizzeranno sul cloud, più agiranno da aziende basate su Internet. Un’organizzazione che esternalizza l’IT, passa dalla funzione di controller a quella di utente, e per un utente è fondamentale essere consapevole, in un’epoca in cui è impensabile vivere senza Internet, di quanto sia essenziale la connettività.