NETMundial, San Paolo diventa la capitale di Internet

Entra nel vivo il meeting internazionale sulla governance della Rete. 800 i delegati da tutto il mondo. Per l’Italia Maura Gambassi dell’Istituto superiore delle comunicazioni e tecnologie dell’informazione

Pubblicato il 24 Apr 2014

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A pochi mesi dallo scandalo del Datagate, si apre a San Paolo NetMundial, una conferenza internazionale sul futuro della governance di internet fortemente voluta dalla presidente brasiliana Dilma Rousseff, vittima dello spionaggio americano, che si batte per globalizzare il processo decisionale della rete sottraendolo al controllo assoluto degli Usa. A discutere della riforma della governance di Internet sono arrivati da tutto il mondo oltre 800 delegati. Per l’Italia c’è Maura Gambassi dell’Istituto superiore delle comunicazioni e tecnologie dell’informazione del Mise.

Intervenendo alla conferenza il commissario Ue all‘Agenda digitale, Neelie Kroes ha ricordare la necessità di “ creare un cambiamento sulla base di ciò su cui siamo d’accordo, ed è chiaro che, nell’ambito di questa conferenza, nella maggior parte dei casi vogliamo tutti le stesse cose”.

“Siamo d’accordo sulla necessità di migliorare il modello multi -stakeholder di democrazia partecipativa, rispettosa dei diritti umani fondamentali, e sulla importanza di una una roadmap per arrivarci – ha evidenziato il commissario – Siamo d’accordo sulla necessità di un processo di transizione delle funzioni dell’Internet Assigned Numbers Authority, coinvolgendo tutte le community di stakeholder interessate. Siamo d’accordo sulla necessità di rafforzare l’Internet Governance Forum e condividiamo l’idea che gli strumenti di condivisione delle informazioni creino competenze diffuse. Infine, siamo d’accordo che dobbiamo affrontare questioni giurisdizionali legate alla rete”.

Intanto, ieri, il Senato brasiliano ha approvato il “Marco civil da internet”, una sorta di “costituzione” del web, per assicurarne la neutralità e soprattutto garantire il rispetto della privacy degli utenti brasiliani. La proposta di legge, considerata una priorita’ dalla presidente Dilma Rousseff – vittima dello spionaggio americano secondo i documenti sottratti dall’ex analista della Nsa, Edward Snowden – era gia’ stata approvata alla Camera e necessita solo della firma della presidente per entrare in vigore. Dilma non aveva fatto mistero di voler approvare la legge prima di NetMundial.

La maxi conferenza dà l’opportnità all’Icann di guardare alla alla comunità internazionale per l’elaborazione di una proposta consensuale sulla nuova struttura che ne controllerà in futuro il funzionamento del Web, dopo l’annuncio da parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (NTIA) di voler spogliarsi di questo ruolo a settembre 2015.

Come spiegato dal numro uno di Icann, Fadi Chehadé, al Corriere delle Comunicazioni, “si punta entro il 2015, a dire addio al modello Usa-centrico verso una governance multistakeholder”.

E anche Telecom Italia è presente al summmit. Come spiega Lorenzo Pupillo, che nella compagnia si occupa di Internet Policy, la riflessione dell’azienda parte dalla constatazione che “oggi Internet è molto diversa da quella degli anni ‘90 sia per il numero e la varietà dei suoi utilizzatori che per le modalità di accesso e la ricchezza di applicazioni oggi disponibili”.

Quattro i punti salienti della proposta di TI: lo sviluppo di un’Internet aperta, sicura, affidabile e interoperabile; il rafforzamento dell’efficacia e della coerenza nella protezione della privacy a livello globale; l’implementazione di policy che promuovano gli investimenti e lo sviluppo sostenibile delle reti Internet; la richiesta di policy che aumentino la trasparenza, la responsabilità e la partecipazione al processo di Internet governance.

Etno, la principale associazione europea che rappresenta i maggiori operatori di telecomunicazioni, sostiene che NetMundial è un’occasione unica per organizzare il dibattito basato su un approccio multi-stakeholder e ispirato ai principi di apertura e trasparenza. ”In un momento in cui Internet è diventato una parte vitale della società in maniera diffusa, è fondamentale che la sua governance sia effettivamente aperta a tutti gli stakeholders”, sottolinea il presidente Luigi Gambardella.

Nel suo contributo al NetMundial, Etno propone che la governance di Internet segua 4 principi fondamentali: tutti gli stakeholders devono essere coinvolti e il ruolo dei governi, quando è appropriato, deve essere adeguatamente riconosciuto; trasparenza, inclusione e responsabilità devono essere garantite; internet deve essere economicamente sostenibile, interconnesso, sicuro e inviolabile; i diritti umani e i principi fondamentali, come la privacy e la sicurezza, sono di primaria importanza

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